Emergono inquietanti dettagli dell’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza di Senago trovata senza vita nella notte dell’1 giugno, dopo che da sabato si erano perse le sue tracce.
Senago, omicidio di Giulia: la confessione e la ricostruzione
Dopo la confessione di Alessandro Impagnatiello, padre del bambino che Giulia aveva in grembo da 7 mesi, emerge che dopo l’omicidio Impagnatiello ha tentato di contattare la ragazza americana che era a sua volta rimasta incinta del 30enne, salvo poi abortire. Nella serata di sabato, dopo aver ucciso la fidanzata, l’uomo avrebbe cercato di incontrare l’amante dicendole che la compagna se ne era “andata” e che lui era un “uomo libero”.
Nelle prossime ore saranno gli esiti dell’autopsia a fornire qualche ulteriore elemento, anche se pare che siano state coltellate nelle parti vitali a risultare fatali a Giulia.
La sorella di Giulia: “Famiglia distrutta, ma saremo sempre uniti”
Nel frattempo, su social, la sorella della vittima ha lasciato un commento a per tutti coloro che si sono impegnati nel tentativo di cercare la giovane donna: “Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famiglia sarà per sempre unita come in questa foto”, aggiunge, condividendo un’immagine che ritrae tutti insieme, mamma, papà e figli.
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