Softball: Greta da Bollate al Giappone, Usa e ora anche Olanda.
Greta Cecchetti, bollatese, è un vanto del softball e dello sport italiano, atleta olimpionica premiata per i suoi meriti sportivi e sociali nel settembre del 2021 in Comune dal Sindaco Vassallo con l’onore di scrivere una dedica alla città tra le firme dei grandi personaggi. Ma dopo quei successi, che cosa fa ora Greta?Il Notiziario l’ha intervistata.
Greta, come procede la sua carriera sportiva?
“Sta procedendo alla grande. Dopo aver salutato la nazionale in seguito alle olimpiadi di Tokyo, ho avuto l’opportunità partecipare al campionato professionistico giapponese con la squadra SGH Galaxy Stars di Kyoto e a quello americano con Athletes Unlimited a Chicago. Sono state due esperienze fantastiche e mi hanno fatto crescere sotto tanti aspetti. In questo momento invece mi trovo ad Haarlem, Olanda dove sto per terminare il campionato con le Sparks Haarlem”.
Rapporto con il Bollate Softball?
“Nonostante non faccia più parte del roster di Bollate da due anni, i miei rapporti con la società sono rimasti immutati; considero il Bollate Softball la mia seconda famiglia e sono spesso in contatto con le mie ex compagne di squadra. Con la società abbiamo anche collaborato con l’ingaggio di giocatrici straniere e ogni tanto quando passo da casa mi permettono di unirmi ai loro allenamenti, cosa che apprezzo molto”.
Cosa ne pensa del movimento del softball in Italia? Come può crescere?
“Il movimento del softball in Italia è decisamente cresciuto da quando ero piccola io. Basti pensare che il campionato della regione Lombardia U12 nel 1998 contava solo due squadre (Bollate e Marcheno), mentre ora ci sono molte più realtà presenti sul territorio. Anche il livello di gioco è cresciuto, probabilmente grazie anche alla tecnologia che ci permette di essere sempre aggiornati con un occhio oltre oceano per prendere spunto da chi ha più esperienza di noi. Detto questo, il margine di crescita non ha limiti. Credo che la strategia vincente sia sempre cercare di coinvolgere le ragazze già da piccole e anche migliorare la formazione dei tecnici. Inoltre, come per tutti gli altri sport femminili, sarebbero opportuni più investimenti e interesse mediatico per dare maggiore visibilità alla nostra bellissima disciplina”.
Qual è stata l’emozione più forte che le ha regalato il Softball?
“A livello di risultati internazionali non posso non pensare alla partecipazione ai giochi olimpici. Se rivolgo il pensiero “a casa” invece, la medaglia d’oro alla coppa dei campioni del 2019 ha un posto speciale nel mio cuore. Si è trattato della prima coppa campioni conquistata da Bollate, oltretutto ospitata proprio nella mia Bollate in un’atmosfera unica e giocata insieme alle mie compagne di squadra, in particolare a mia sorella Lara e mia cugina Elisa. È stato davvero speciale”.
Riguardo le prossime olimpiadi a Parigi senza il softball….
“È davvero un peccato che il softball non sarà presente alle olimpiadi di Parigi. Questa esclusione di sicuro non giova al nostro movimento sotto tanti punti di vista…sportivo, emotivo ed economico. Spero davvero che questa scelta venga rivalutata in vista di Los Angeles 2028”.
Cosa dice alle sue ex compagne?
“Nonostante il mancato raggiungimento della finale scudetto, vorrei fare i complimenti all’Mkf Bollate per la bellissima stagione disputata che ho seguito da lontano, incluse le squadre giovanili”.
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