Il ritrovamento del corpo senza vita di Stefano Marinoni, il 22enne scomparso il 4 luglio da Baranzate, non chiude il caso.
Lo avevamo scritto subito quando, ieri, davamo la notizia del ritrovamento del corpo in un campo tra Arese e Mazzo di Rho e così è.
Il corpo è stato trovato accanto a un traliccio dell’alta tensione della linea che parte da Ospiate, ma già in territorio aresino, e subito i Carabinieri non avevano escluso nessuna ipotesi: poteva essere suicidio, ma anche morte dovuta a un’aggressione violenta.
Delle fratture anomale allo sterno avrebbero suscitato perplessità rispetto all’ipotesi del suicidio e la presenza di alcune grosse pietre vicino al corpo che giaceva nel campo hanno accresciuto la prudenza nel catalogare il decesso come suicidio.
A questo punto diventerà fondamentale l’autopsia per chiarire le cause della morte del giorno.
Nel contempo Carabinieri e Polizia locale di Arese stanno visionando le telecamere della zona per capire se possa emergere qualche elemento utile alle indagini.
Perchè Stefano pare non avesse alcun motivo per togliersi la vita e non ha lasciato nessun messaggio sull’auto nuova che aveva appena acquistato.
Le indagini vanno avanti, in attesa dell’autopsia.
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