Mercoledì prossimo 19 ottobre al teatro Splendor di Bollate si svolgerà un’assemblea molto importante e, per certi aspetti, delicata. Si tratta dell’assemblea generale dei soci di UnaCoop, la cooperativa edilizia nata qualche anno fa dalla fusione della bollatese Urbanistica Nuova e della milanese L’avvenire. I soci devono approvare il bilancio 2015 e decidere, di fatto, che strada intraprendere per il futuro. Oggi, a causa della crisi del mercato immobiliare, questa cooperativa edilizia non naviga in acque tranquille. Da tempo è in crisi di liquidità e ha difficoltà perciò a restituire (ai soci che vogliono prelevare) il risparmio sociale depositato, che ammonta complessivamente a 15 milioni di euro circa.
Per risollevare la situazione c’è un Piano industriale che prevede l’intervento di un Fondo, ma non tutti, tra i soci, credono in tale piano e alcuni propongono la strada della messa in liquidazione. Il Cda guidato da Antonio Serravillo, però, si batte con forza perché si persegua la strada del Piano e mercoledì probabilmente sarà la giornata decisiva per capire quale strada si imboccherà.
Ma qual è oggi la situazione reale di UnaCoop e perché il Cda crede in questo Piano? Che quota del risparmio sociale viene garantita ai soci dal Piano e come andrebbe in caso di liquidazione? Lo abbiamo chiesto direttamente al presidente Serravillo in un’intervista che tocca molti punti delicati e che pubblichiamo sul Notiziario in edicola da domani, venerdì 14 ottobre.
(Nella foto gli uffici bollatesi di UnaCoop, in via Donadeo)
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