Il Centro estivo comunale di Lazzate e Misinto non si fa per mancanza di iscritti. Lo aveva anticipato mercoledì sera il sindaco di Lazzate Loredana Pizzi nel corso del consiglio comunale e la conferma è arrivata oggi dal vicesindaco e assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Zani: “C’erano solo 5 iscritti, impossibile per la cooperativa affrontare i costi fissi”.
Una situazione che ha suscitato le critiche durante il consiglio da parte del consigliere comunale indipendente Fabio Del Mastro, che ha accusato l’Amministrazione comunale di avere atteso troppo prima di promuovere il servizio dedicato alle famiglie lazzatesi.
“Ci siamo mossi come tutti i comuni -ha replicato il sindaco, facendo notare che l’ultima ordinanza di Regione Lombardia è del 12 giugno. “Non è semplice adattarsi alle norme imposte per via del coronavirus. Ci sono costi molto alti, ne abbiamo parlato molto, anche con il parroco che solitamente propone l’oratorio feriale ma che quest’anno ha anche un problema di cantiere all’interno dell’oratorio. Alla fine siamo riusciti a mettere in piedi questo centro estivo alla scuola media, contenendo i costi in 90 euro settimanali, grazie al contributo del Comune (di 36 euro settimanali), ma non ci sono adesioni.
Situazione analoga a Cogliate, dove il centro estivo proposto dal Comune doveva partire oggi ma alla fine sono rimasti solo 3 iscritti. In questo caso la quota era fissata in 150 euro a settimana in caso di ottenimento del “bonus baby sitter” Inps oppure 100 euro a settimana.
A Cogliate però è partita già dalla scorsa settimana la proposta alternativa dell’oratorio, che accoglie complessivamente 65 ragazzi, tra i 10 e i 12 anni.
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