L’invito via Sms ad un uomo di Cogliate: collegarsi subito ad un sito per “certificare i dati”: l’ennesimo tentativo di raggiro corre sul telefonino.
Chissà perché per certificare i miei dati, la Bnl, Banca nazionale del lavoro, di cui peraltro non sono nemmeno cliente, dovrebbe fare riferimento ad un negozio online di computer, realmente esistente, che ha sede a Dacca, in Bangladesh?
Eppure, l’Sms appena ricevuto, invita a collegarsi “urgentemente” ad un sito per certificare i miei dati personali “Come da direttiva europea”.
Si tratta, se ancora avete dei dubbi, di un tentativo di raggiro basato sul cosiddetto “phishing”, una tecnica per ottenere dati personali rilevanti, magari il numero di conto corrente o di carta di credito e magari pure una copia del documento di identità.
Sono strumenti che poi dei malitenzionati possono utilizzare per svariate attività illecite, dagli acquisti online alla sottoscrizioni di contratti, che poi risulteranno a vostro nome, a vostra insaputa. Continuano a girare SMS di questo tipo, bisogna alzare sempre il livello dell’attenzione e porsi delle domande prima di agire d’impulso premendo sull’indirizzo indicato. Innanzitutto, quale banca sarebbe così poco seria da inviare una informazione così importante tramite SMS, strumento utilizzato al massimo per verifiche istantanee su codici operativi, nel momento in cui è lo stesso utente a chiedere di effettuare un’operazione? Poi riflettiamo: ma io sono cliente di quella banca? Se la risposta è no, non c’è nemmeno da pensarci un secondo prima di buttare il messaggio nel cestino.
Se invece, malauguratamente, la banca indicata è proprio la mia (può capitare, questi messaggi vengono inviati in maniera massiccia e casuale, potrebbero anche centrare l’obiettivo), allora ragioniamo sul contenuto del messaggio: “Come da direttiva Unione europea”. Quale? Non c’è nessuna indicazione dettagliata, sintomo di scarsa serietà. Ma soprattutto: l’indirizzo di destinazione, va osservato con cura.
Ci si aspetterebbe quantomeno il sito ufficiale della banca. Invece, in questo caso, c’è una sigla di 6 lettere prima del suffisso .com. Basta una semplice ricerca in Google per scoprire che si tratta appunto di un negozio onlne di computer e informatica in genere, con sede a Dacca, in Bangladesh. Probabilmente i proprietari del sito sono ignari del fatto che qualcuno lo abbia violato per inserire all’interno una pagina di destinazione utilizzata per questo raggiro. Tutti validi motivi per cestinare il messaggio.
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