
Il futuro di Euronics-Galimberti è appaso a un filo. Sono a rischio circa 250 posti di lavoro, quelli rimasti dopo cessioni di punti vendita e riduzione del personale. La crisi della Galimberti Spa infatti è iniziata nel 2015: negli anni a venire si sono susseguiti ben due piani di salvataggio, entrambi privi di risultati. La sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha autorizzato la cessione dei sette punti vendita a marchio Euronics della Galimberti, che da marzo 2020 si trova in amministrazione straordinaria.
“Il timore che nessuno presenterà offerte è vivo e con esso la preoccupazione per il futuro dei 250 lavoratori“, fa sapere la Filcams-Cgil Lombardia in una nota: “La speranza è che ci siano imprese intenzionate a rilanciare questo storico marchio, che negli anni recenti ha avuto indubbi problemi, ma che nel tempo era diventato uno dei leader di mercato nel settore dell’elettronica in Lombardia. Va salvaguardato un patrimonio fatto in primis di persone, che operano da anni nei sette punti vendita del gruppo, la maggior parte dei quali situati in Lombardia, uno in Veneto. Una realtà che a maggio 2015 contava 480 lavoratori dipendenti e che ad oggi è arrivata ad averne meno di 250. Una situazione drammatica quella che stanno vivendo lavoratrici e lavoratori e che ormai si trascina da più di due anni“.
Nell’elenco dei negozi messi in vendita ci sono quello di Limbiate (sede del magazzino, logistica e dell’amministrazione), di Seregno, di Milano Corso Buenos Aires e di Milano via Solari, di Como, di Pavia e di Lonato sul Garda (Bs).
I potenziali acquirenti avranno l’obbligo “di garantire per almeno un biennio le attività imprenditoriali e a mantenere stabili per il medesimo periodo i livelli occupazionali”. Le buste con le eventuali offerte per l’asta saranno aperte oggi pomeriggio, 4 febbraio, dopo le 16.30 a Milano, nello studio notarile a cui è stato affidato l’incarico.
“Nel caso non dovessero esserci offerte e di conseguenza verificarsi lo scenario peggiore, riteniamo debbano essere messi in sicurezza tutti i lavoratori, garantendo loro nel tempo i previsti ammortizzatori sociali e percorsi finalizzati alla ricollocazione – continua la nota di Filcams-Cgil Lombardia – La crisi che vede protagonista il gruppo Galimberti-Euronics potrebbe non essere l’unica del settore, con conseguenze dirette per i lavoratori che ne fanno parte, per le loro famiglie e per il comparto“.
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