Il caso Gianetti approda anche al Parlamento Europeo, in attesa di avere risposte dal Governo italiano che finora non ha ancora nemmeno convocato le parti, facendo crescere il malcontento tra i lavoratori che si aspettavano di ricevere già la scorsa settimana almeno un segnale da Roma.
Carabinieri al presidio Gianetti, per un’impresa che voleva entrare in fabbrica
Questa mattina, al presidio davanti alla fabbrica di Ceriano si sono vissuti concitati quando il titolare di un’impresa di pulizie esterne si è presentato con un furgone per ritirare i propri attrezzi lasciati in fabbrica. I lavoratori, in presidio permanente davanti al cancello hanno spiegato che dentro ci sono ancora anche i loro effetti personali, oltre che materie prime e prodotti finiti pronti per la consegna e che fino a quando non sarebbero entrati loro non sarebbe entrato nessun altro. Il titolare della ditta esterna ha chiamato i carabinieri che hanno identificato tutti i presenti. Poi lo stesso titolare dell’impresa di pulizie se ne è andato col furgone vuoto.
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Intanto è di oggi l’intervento dell’europarlamentare italiana Patrizia Toia che ha sottolineato la scorrettezza dell’azienda anche rispetto alle indicazioni europee.
“Gli annunciati licenziamenti della Gianetti sono contrari alle indicazioni date dall’antitrust europeo tre anni fa, quando aveva costretto la società Accuride a cedere l’azienda italiana a un compratore in grado di mantenerla sul mercato per evitare di ridurre il mercato delle ruote di acciaio a un duopolio pericoloso per la concorrenza” -scrive Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia in un’interrogazione scritta all’esecutivo comunitario.
Toia all’Ue su Gianetti: in Europa si torna al duopolio che la Commissione voleva evitare
“Tre anni fa – ricorda Toia – la Commissione europea approvò l’acquisizione di Mefro Wheels da parte di Accuride a condizione che quest’ultima cedesse l’azienda italiana Gianetti a un compratore che potesse mantenerla sul mercato per garantire la presenza di almeno tre aziende di ruote in acciaio e una sufficiente concorrenza nel mercato unico. Pochi giorni fa, la nuova proprietà di Gianetti, il fondo tedesco Quantum, ha comunicato il licenziamento a tutti i 152 dipendenti e la sostanziale chiusura dell’azienda”.
“Ora – conclude l’eurodeputata – questo creerà, di fatto, il duopolio che la Commissione aveva voluto evitare tre anni fa, pertanto si chiede alla Commissione in che modo intende intervenire al riguardo?”
Sulla vicenda Gianetti è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia Guido Guidesi.
“Io ho detto che quello della Gianetti – ha rimarcato l’assessore Guidesi – è un caso isolato dal punto di vista del metodo che hanno utilizzato, che è un metodo che non sta né in cielo né in terra, che ha privato del giusto rispetto i lavoratori, ma anche le istituzioni ed il territorio. Una cosa che noi evidentemente non possiamo permettere e non possiamo accettare”.
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