Una riunione fiume, durata oltre 12 ore, venerdì in Regione Lombardia, non è servita a trovare una soluzione meno drastica per i 152 lavoratori della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto. Da oggi potranno ricevere la lettera di licenziamento definitiva, dopo la chiusura improvvisa della fabbrica del 3 luglio scorso. Sono trascorsi inutilimente i 75 giorni concessi dalla legge per tentare la via di un’intesa tra azienda e lavoratori.
Ma ieri è arrivato un ulteriore duro colpo per i dipendenti della fabbrica di Ceriano Laghetto, come spiega una nota di fonte sindacale.
“Durante l’incontro in Regione Lombardia con i rappresentanti dei lavoratori e della proprietà Gianetti Ruote, arriva una doccia gelata da parte dell’Imps che dichiara non praticabile la cassa integrazione speciale di 13 settimane, approvata dal governo nel mese di luglio per fare fronte al propagarsi di situazioni come quelle della Gianetti Ruote di proprietà del fondo d’investimento Quantum Capital Partners.
Dal quel momento, la strada che avrebbe portato ad una soluzione positiva della trattativa (così come sembrava a seguito del convincimento della proprietà dell’azienda ad utilizzare lo strumento della cassa integrazione speciale), si è trasformata in un continuo crescendo di difficoltà con continui rifiuti dell’azienda ad ogni possibile proposta sindacale, fino alla rottura totale che ha portato al mancato accordo alle ore 20, dopo dodici ore di serrato confronto tra le parti”.
Gianetti: i sindacati accusano il Mise
Dura la presa di posizione dei sindacati nei confronti del Ministero per lo sviluppo economico.
“Otre il danno, la beffa” -si legge nella nota sindacale diffusa dopo la riunione di venerdì. “Oltre all’atteggiamento ostico e irresponsabile dell’amministratore delegato della società che sin dal primo giorno di questa brutta vicenda ha chiuso tutte le porte, anche il mistero dello sviluppo economico e del lavoro si dovranno assumere la responsabilità di non avere trovato soluzioni a questa vertenza, se non quella di aver proposto un ammortizzatore sociale rivelatosi impraticabile a detta dell’INPS proprio nell’ultimo giorno utile per un accordo prima della chiusura della procedura di licenziamento”.
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“Da questo momento l’azienda avrà a disposizione 120 giorni per intimare i licenziamenti, ma visto l’atteggiamento dell’ amministratore delegato Goran Mihajlovic, non fatichiamo ad immaginare che non perda tempo, mentre i lavoratori e le Organizzazioni sindacali confidano nella magistratura che il 5 ottobre, giorno fissato per l’udienza in tribunale, potrebbe giudicare nulla la procedura di licenziamento collettivo impugnata unitariamente da Fim, Fiom e Uilm per attività antisindacale”.
I lavoratori Gianetti si riuniranno questa mattina in assemblea per ricevere gli aggiornamenti dai rappresentanti sindacali e decidere come reagire a quello che è accaduto ieri in Regione.
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