Nel giro di pochi giorni si sono verificate due aggressioni a bordo degli autobus in Brianza, la più grave proprio a Limbiate.
Qui, qualche sera fa, un autista è stato insultato, sputato e infine colpito al volto da un giovane. Secondo la denuncia ai carabinieri, il ragazzo – sui 17-18 anni – era salito con un gruppo di coetanei e aveva chiesto un accendino. Al rifiuto, prima lo ha insultato e sputato sulla giacca, poi è sceso con gli amici. Pochi minuti dopo è tornato mentre il mezzo era fermo al capolinea, pretendendo di partire subito. Di fronte al no dell’autista, lo ha aggredito con un pugno, fuggendo subito dopo.
Limbiate, pugno all’autista dell’autobus di linea
L’episodio non è isolato. Due giorni fa a Lissone, un controllore è stato insultato e bagnato con una bottiglia di birra da due giovani trovati senza biglietto e con alcolici a bordo.
«La situazione è grave e intollerabile – denuncia Salvatore Russo, autista e responsabile del trasporto pubblico per Fratelli d’Italia in Brianza –. Ogni giorno ricevo segnalazioni di colleghi aggrediti o minacciati. Molti tacciono per paura, ma serve un intervento immediato: prima o poi qualcuno si farà male».
Nonostante il rischio, l’autista di Lissone ha scelto di completare la corsa per non lasciare a terra passeggeri, tra cui una madre con carrozzina. Un gesto di responsabilità che, secondo i lavoratori, non può più sostituire misure concrete di sicurezza su tratte che, soprattutto la sera, stanno diventando sempre più pericolose.
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