AGGIORNAMENTO (30 agosto). Limbiate, ha inseguito nonno e nipote per insultarli: nuovi guai per lei
Una donna 34enne ha inseguito un’auto con a bordo nonno e nipote, con guida pericolosa, fino a bloccarla, affrontare il conducente ed inveire pesantemente contro di lui fino a dargli del pedofilo, il tutto sotto gli occhi della Polizia locale che si era messa all’inseguimento.
Tutto ha avuto inizio qualche pomeriggio fa, quando una pattuglia della Polizia locale nei pressi della rotatoria tra via Cairoli e Casati ha incrociato un veicolo Smart guidato da una donna che, proveniente da via Dante, imboccava la rotatoria contromano.
Iniziava così l’inseguimento della pattuglia nei confronti della Smart, che procedeva a velocità elevata e, giunta all’altezza della via Verdi, effettuava un sorpasso molto azzardato e pericoloso ai danni di una Fiat Punto.
Dopodichè -come riferisce la Polizia locale – la donna si fermava davanti alla Fiat Punto, scendeva dall’auto e inveiva contro il conducente della, dandogli anche del pedofilo.
Gli agenti bloccavano e identificavano la donna che era alla guida della Smart: A.E., dell’85 residente a Limbiate, in stato confusionale, con equilibrio precario e linguaggio sconnesso.
L’uomo a bordo della Fiat Punto, 85enne limbiatese e la nipote, 17enne, di Solaro, visibilmente spaventata, dichiaravano di essere stati inseguiti dalla Smart dal parcheggio dell’Eurospin e di essere spaventati per la guida pericolosa tenuta dalla conducente.
A questo punto, la donna tentava di risalire in auto e di scappare, ma gli agenti le impedivano di risalire in auto.
Tentava quindi di allontanarsi a piedi ma veniva raggiunta dagli agenti e accompagnata al comando, per sottoporsi al test di alcol e stupefacenti e ammettendo di essere un’abituale consumatrice di droghe e alcol.
Al comando però, la donna si rifiutava di sottoporsi ai test e non era in grado di esibire i documenti del veicolo di cui era alla guida, intestato ad una terza persona, intestataria di altri veicoli.
La donna, a cui veniva ritirata la patente, veniva quindi deferita all’autorità giudiziaria con diverse imputazioni, tra cui la guida in stato di ebrezza e in stato alterato per l’assunzione di stupefacenti, guida pericolosa, mancanza di documenti.
Al comando si sono presentati anche l’anziano conducente della Fiat, la nipote minorenne e il padre di quest’ultima, contattato: per il momento non hanno deciso di procedere con denuncia.
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