La mancanza cronica di medici base è un’emergenza nazionale. Lo sostiene il consigliere regionale Andrea Monti (Lega), che ha fornito una serie di dati per dimostrare che la situazione è grave in tutta Italia a causa di scelte dei governi nazionali.
La mancanza di medici di base si manfesta in maniera drammatica anche a Limbiate, dove ad oggi sono in servizio poco più della metà di quelli che servirebbero, ma è un problema che riguarda tutta la Lombardia ma non solo.
“Il dato da prendere in esame, per avere una fotografia immediata della situazione odierna e soprattutto futura, è il rapporto tra i medici di base in uscita nei prossimi anni e quelli che entreranno. Perché, non dobbiamo dimenticarlo, per formare un medico ci vogliono anni, quindi la programmazione deve partire da lontano.
Medici di base: i dati dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani
Ecco allora la situazione in tutte le regioni italiane, illustrata dai dati dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani. In Italia, nel periodo 2022-2028, sono previsti 27.301 medici di base in uscita, che verranno sostituiti solo da 8.631 giovani medici in entrata, pari al 32%. Questo si traduce in una riduzione di medici pari a 18.670 unità.
Mancano medici di base, solo due regioni si salveranno nei prossimi anni
Solo due regioni nei prossimi 7 anni vedranno un numero maggiore di nuovi Mmg rispetto a quelli in uscita. Si tratta della Valle d’Aosta (4 unità in più) e il Trentino (14 unità in più). Cosa accomuna Trentino e Valle d’Aosta? Sono entrambe due regioni a statuto speciale, ovvero godono di maggiore autonomia, la stessa che chiede da anni la Lombardia, inascoltata.
In Lombardia nei prossimi 6 anni quasi 4000 medici di base in pensione e solo 1000 nuovi
“In Lombardia ci saranno 3.925 medici di base che usciranno dal sistema e verranno sostituti solo da 1.001, pari al 26%. E’ il dato peggiore tra le regioni? No. Il Lazio prevede un ricambio che si ferma al 25%, la Sicilia il 23%, l’Abruzzo il 21% e via fino al dato più basso della Sardegna, con il 10%. Ma tutte le altre regioni più importanti patiscono previsioni drammatiche: il Veneto avrà un ricambio pari solo al 32%, la Campania al 28%.
Anche in Emilia Romagna c’è un’emergenza sul ricambio dei medici di base
Persino la mitologica Emilia Romagna si ferma al 36%. Tutte le Regioni patiranno un saldo gravemente negativo, persino quella regione sempre additata dal Partito Democratico come il meglio del meglio nella gestione sanitaria: l’Emilia Romagna.
“Il problema dei medici di famiglia è nazionale, frutto di una programmazione sbagliata del Governo e dei tagli sanguinosi attuati dagli ultimi governi nella sanità”.
Borse di studio per incentivare nuovi medici di base
Monti evidenzia anche i tagli sulle borse di studio: “Regione Lombardia ha integrato nel triennio 2018-2021 con ulteriori 35 borse di studio. Ma lo può fare utilizzando le risorse del Fondo Sanitario Nazionale, ovvero dovrebbe ridurre le prestazioni sanitarie del nostro sistema.
Regione Lombardia, ha approvato le linee di sviluppo del corso di formazione in medicina generale, prevedendo l’attuazione del tirocinio professionalizzante.
In questo modo, gli specializzandi potranno sostituire alcune attività teoriche con la pratica sul campo e la conseguente assegnazione di un massimo di 1.000 assistiti. Inoltre, allo specializzando che assume l’ambito carente o l’incarico temporaneo, grazie a questa delibera, vengono riconosciuti gli stessi incentivi del Mmg “titolare”, in particolare per quanto concerne la medicina di gruppo e per il personale di studio”.
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