Sono sfuggite dal terremoto de L’Aquila nel 2009, ma sono morte a Monza investite da alcuni pirati della strada. E’ il destino delle gatte Titti e Renetta, ora l’Enpa lancia un appello per risalire ai responsabili.
Le due micie appartenevano alla colonia felina che si trova nell’area del vecchio canile di Monza, accudita quotidianamente dalle volontarie dell’Enpa. Di provenienze diverse, lì hanno trascorso insieme tanti anni, e insieme hanno trovato la morte. Sono state investite in via Buonarroti. Una passante le ha notate mentre si recava al lavoro, una già morta stesa sull’asfalto e l’altra che si trascinava a fatica e ha contattato l’Enpa che ha immediatamente attivato il servizio zooprofilassi dell’Ats che ha recuperato la micia ferita. Portata al pronto soccorso veterinario di Cologno Monzese, purtroppo non ce l’ha fatta per la gravità delle lesioni subite. Lo stesso destino è toccato all’altra gatta.
Titti (graziosa micia dal pelo lungo squamato rossiccio) e Renetta (dal pelo bianco e tigrato) erano ospiti della colonia che si trova nella zona nota a Monza come ex macello.
Titti, in particolare, era uno dei gatti aquilani arrivati proprio dal centro abruzzese devastato dal sisma nel 2009. Subito dopo il terremoto, i volontari si erano recati in quelle terre martoriate portando in salvo 14 cani e una dozzina di mici liberi, tutti sterilizzati e non più ricollocabili nel centro distrutto della città.
L’omissione di soccorso di animali investiti non solo è un dovere morale ma costituisce una violazione del Codice della Strada, punibile con una sanzione amministrativa
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