Sono molte le segnalazioni che arrivano in Comune a Limbiate e alle forze dell’ordine in questo periodo sugli schiamazzi notturni: la fine della scuola e le belle serate portano la gente ad uscire la sera, ma i punti di ritrovo spesso diventano rumorosi e c’è chi questi rumori non li tollera.
Schiamazzi notturni a Limbiate, Romeo: “Tolleranza”
Piazza Aldo Moro, piazza Repubblica, piazza Tobagi sono solo alcuni dei luoghi a Limbiate continuamente segnalati come incubatori di chiasso serale: “La pandemia ci ha evidentemente abituati diversamente- commenta il sindaco-. Siamo continuamente sollecitati sugli schiamazzi. Non possiamo mandare la Polizia sempre a controllare anche perché altrimenti avremmo un territorio presidiato militarmente. Sono però convinto che molti di questi schiamazzi si risolverebbero se i genitori dei giovanissimi che si trovano in piazza si occupassero maggiormente dei loro figli e non permettessero loro di stare in giro a notte fonda”.
Pattugliamenti serali, ma anche senso del rispetto
Così il sindaco risponde a quanti continuano a richiedere un intervento sugli schiamazzi notturni. Probabilmente la pandemia ci ha davvero abituato ad un silenzio inusuale, al coprifuoco delle 22 e alle mascherine che non ci permettevano neppure di sorridere. Oggi le strade sono tornate a riempirsi di gente ed è soprattutto l’estate a portare le persone a ritrovarsi all’aria aperta. “Stiamo facendo tantissimi controlli- continua il sindaco Antonio Romeo – ma è evidente che da soli possiamo fare poco. Non si può dare la responsabilità di tutto ciò che accade al Comune, ognuno deve prendersi la propria responsabilità e anche sugli schiamazzi abbiamo bisogno della collaborazione delle famiglie che devono vigilare sui loro giovanissimi. Le pattuglie serali si faranno anche quest’anno, ma si vorrebbe evitare di denunciare giovanissimi per schiamazzi per questo la richiesta è di monitorare sui propri figli”.
Alla gente poi si chiede un po’ di tolleranza anche per quanto riguarda gli eventi serali organizzati. “Se non organizziamo nulla viviamo in una città dormitorio, ma se poi organizziamo la musica dà fastidio. Non può non andar mai bene nulla”.
Daniela Salerno
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