“Sono il figlio del vigile”. L’ennesimo tentativo di raggiro ai danni di persone anziane è stato tentato e sventato questa mattina a Cogliate. La vittima non si è fatta convincere a fare entrare in casa il sedicente “tecnico dell’acqua”, che per essere più convincente ha detto di essere “il figlio del vigile” e ha addirittura fatto il nome, corretto, della figlia dell’uomo preso di mira. E’ successo poco prima delle 10 a Cogliate in via Trieste.
A suonare al campanello è stato un ragazzo descritto come molto giovane, tra i 20 e i 25 anni, vestito con giacca blu e pantaloni chiari e con un berretto. Inizialmente si è presentato come “Il figlio del vigile” (tecnica già utilizzata recentemente in un caso analogo a Lazzate) dicendo di dover fare dei controlli sull’acqua del rubinetto e mostrando uno strumento, simile ad cellulare un po’ più grosso, che avrebbe voluto utilizzare per verificare l’acqua.
Finto tecnico dell’acqua si spaccia per figlio del vigile e vuole entrare in casa
Per cercare di convincere l’uomo ha detto anche suo padre (il vigile) aveva già telefonato alla figlia dell’uomo, facendone il nome corretto. Ha inoltre aggiunto che giusto ieri, una donna che abita nelle vicinanze, bevendo acqua del rubinetto è finita in ospedale.
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Una serie di bugie che possono trasformarsi in veri e propri reati (sostituzione di persona, millantato credito e persino procurato allarme) prima ancora di dar seguito al furto che di solito viene commesso quando si fa entrare in casa un personaggio di questo genere. In questo caso invece, l’uomo, già informato di tanti episodi analoghi accaduti in passato, ha tenuto duro, negando l’accesso alla propria abitazione. Il giovane sedicente tecnico a quel punto ha rinunciato e si è allontanato a piedi verso la via Cesare Battisti.
E’ stato dato subito l’allarme alla Polizia locale intercomunale di Cogliate e Ceriano Laghetto, che ha avviato dei controlli sul territorio. Il timore infatti è che il malvivente possa tentare di nuovo il raggiro nelle prossime ore da queste parti o nelle vicinanze.
La raccomandazione delle Forze dell’ordine è sempre la stessa: non aprire assolutamente la porta di casa e contattare immediatamente i numeri di emergenza per segnalare queste presenze sospette.
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