Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta per l’assegnazione di una fornitura a Gelsia Ambiente, società che gestisce il servizio raccolta rifiuti in diversi comuni della Brianza e non solo tra cui Limbiate, Misinto, Cogliate, Ceriano Laghetto e Rovello Porro.
Gli uomini della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Monza hanno eseguito questa mattina l’ordinanza emessa dal Tribunale di Monza su richiesta dei Pm Bellomo e Versini. Tra i destinatari il direttore generale di Gelsia Ambiente, Antonio Capozza e l’ex presidente del consiglio di amministrazione Massimo Borgato. Tra gli arrestati anche due imprenditori di Barletta e un soggetto residente a Limbiate.
La Guardia di Finanza, con intercettazioni telefoniche, analisi di supporti informatici ed esame di documentazione, avrebbe accertato l’esistenza di un accordo con il quale i due amministratori della società pubblica brianzola avrebbero accettato una tangente da 60mila euro per agevolare gli imprenditori, facenti capo ad una associazione temporanea di imprese di Barletta, ad aggiudicarsi una gara d’appalto di oltre 2 milioni di euro, per la fornitura e distribuzione di sacchi per la raccolta del rifiuto indifferenziato, munito di microchip di tracciamento.
Sulla vicenda, Gelsia Ambiente ha diffuso una nota di commento: “In relazione alle notizie odierne riguardanti le indagini condotte dalla Procura di Monza che vedono coinvolti l’ex Presidente e un dipendente della società per fatti relativi al 2017, Gelsia Ambiente conferma la massima collaborazione agli organi inquirenti e la fiducia nell’operato della Magistratura”.
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