Da due giorni i 53 lavoratori della Eco Tql di Misinto, fabbrica di materassi e guanciali, sono in sciopero con un presidio allestito davanti ai cancelli della fabbrica. La decisione clamorosa dei lavoratori è stata presa dopo una assemblea tenutasi davanti alla fabbrica di via Longura
Allo sciopero partecipano operai ed impiegati che rivendicano tre mensilità arretrate che da mesi l’azienda continua a promettere.
L’azienda, per il 50% di proprietà coreana, da mesi non da assicurazioni certe di retribuzioni e stabilità del posto di lavoro. L'ultimo stipendio ricevuto dai dipendenti è quello di aprile. I lavoratori sono molto preoccupati e dicono di non avere garanzie per il mantenimento del posto di lavoro.
In un incontro tenutosi con l’azienda mercoledì mattina, i delegati sindacali e l’Allca – Cub non hanno ricevuto garanzie sufficienti, pertanto hanno deciso di proseguire lo sciopero. Sempre da fonte sindacale si segnala che mentre qualche dipendente degli uffici ha fatto rientro, la maggior parte di lavoratrici e lavoratori prosegugono lo sciopero e la produzione è ferma.
“Nell’incontro avvenuto nel pomeriggio la delegazione ha ribadito che la ripresa del lavoro avverrà solo a fronte del versamento di almeno una quota del dovuto” -si legge nella nota della Confederazione unitaria di base.
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