Importante novità contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2023, che prevede la reintroduzione dei voucher di lavoro. Si tratta di una soluzione contenute all’interno del disegno di legge che, come l’aumento dell’accisa sulle sigarette, avrà sicuramente un effetto impattante sulla quotidianità.
Voucher lavoro per le forme di lavoro occasionale
Con la Legge di Bilancio del governo Meloni tornano così i voucher, quei buoni lavoro che vennero cancellati nel 2017 dall’allora governo Gentiloni, dopo che nel 2004 diventarono operativi a seguito della legge Biagi come formula per pagare in modo alternativo il lavoro occasionale e le prestazioni saltuarie.
Voucher di lavoro: ecco a chi sono destinati e quali sono i tetti
Con la reintroduzione dei voucher, a partire dall’1 gennaio 2023 si potranno pagare prestazioni per i settori alberghieri, dell’agricoltura e della cura della persona, con assegni da 10 euro lordi all’ora. Si tratta di assegni nominali e destinati ai lavoratori con un reddito fino a 10mila euro l’anno. La finalità sottointesa dalla reintroduzione dei voucher è la regolarizzazione del lavoro stagionale e occasionale. La quota di 10mila euro l’anno di reddito di fatto raddoppia il precedente tetto di 5mila euro, fissato dal Dl Dignità per le prestazioni di lavoro occasionali.
Dal 2008 al 2017 erano stati utilizzati 433 milioni di buoni lavoro, esentasse, che non prevedevano limite di utilizzo da parte del datore di lavoro. Aspetto fortemente contestato dai sindacati, che avevano denunciato il precariato estremo che avevano a loro dire concorso a creare.
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