Presentato a Palazzo Pirelli il progetto di legge (primo firmatario il consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta) per l’istituzione della “Leva Civica Lombarda”.
Un tema che è stato oggetto proprio oggi del convegno “Inventare il futuro”, che si è tenuto a Palazzo Lombardia, organizzato dall’associazione Mosaico.
“Un passo avanti – afferma Corbetta – verso l’autonomia lombarda, dato che questo progetto di legge andrà a creare un servizio civile totalmente indipendente rispetto a quello nazionale”.
“Tra le novità introdotte dalla normativa – continua Corbetta – anche l’aumento del compenso destinato ai ragazzi, che passa dagli attuali 433 a 500 euro al mese per un servizio di 25 ore settimanali”.
Il progetto di legge depositato e al vaglio dell’assemblea regionale, spiega nelle premesse che “Alla normativa nazionale, che sino ad ora ha garantito una gestione importante da parte della Regione, in Lombardia si è affiancata in questi anni una innovativa legge regionale, grazie alla Leva Civica Regionale Volontaria, istituita con la L.R. 33/2014”.
“La Leva Civica Regionale Volontaria ha permesso il coinvolgimento in questa esperienza di oltre 1500 giovani, ingaggiati in progetti che hanno avuto un cofinanziamento con fondi regionali, ma non vanno dimenticati gli oltre 1000 ragazzi e ragazze che hanno effettuato l’esperienza della leva civica in progetti completamente autofinanziati dagli enti proponenti.
Ciononostante, la scelta statale di dotarsi di una nuova legge penalizza fortemente il ruolo della Regione per gli anni a venire.
Nel maggio del 2019 l’albo regionale lombardo del servizio civile cessa di avere validità, e gli enti dei nostri territori che volessero continuare l’esperienza del servizio civile dovranno accreditarsi presso un unico albo nazionale, accreditamento che comporta una serie di carichi, organizzativi e di personale dedicato, al di fuori della portata di gran parte degli enti lombardi, soprattutto quelli di piccola e media dimensione”.
Di qui la proposta della nuova legge per la Leva civica Lombarda
“La possibilità di compartecipare alla spesa, da parte degli Enti Locali o del Terzo Settore, farà sì che con la cifra prevista dello stanziamento regionale (4 milioni di euro all’anno) potremo far partecipare ai progetti un numero molto più alto di giovani, oltre che rendere più efficaci le esperienze formative sia per i volontari che per gli Enti stessi”.
“Un’altra novità riguarda il criterio della residenza in Lombardia, che passa dagli attuali 2 a 5 anni. Inoltre una quota dei 4 milioni di stanziamento annuo sarà destinata per far partecipare ai progetti le persone diversamente abili e ragazzi con particolari fragilità”.
“Sono convinto che esperienze quali la Leva Civica siano estremamente formative per i nostri giovani, che avranno così la possibilità di dedicare il loro tempo al servizio del proprio territorio”.
“Questo assume maggior significato – conclude Corbetta – in un periodo caratterizzato dalla crisi dei valori tradizionali e dall’aumento di fenomeni preoccupanti quali il bullismo e il cyber-bullismo”.
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