Torna nell’occhio del ciclone il tema delle vaccinazioni obbligatorie.
Dallo scorso 10 marzo infatti è scaduto il termine per presentare le documentazioni relative ai vaccini alle scuole o, in alternativa un documento che attesti un’effettiva prenotazione dei vaccini ancora non effettuati.
Quali saranno i problemi per chi non si è messo in regola?
I provvedimenti sono scattati lunedì 12 marzo e, teoricamente, le famiglie che non hanno provveduto alla certificazione o a presentare una prenotazione potrebbero vedere i propri figli respinti all’ingresso da scuola.
Questo sembra un dato valido per gli asili nido e le scuole materne, come ha ben spiegato alla stampa Antonio Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “I bimbi delle materne o dei nidi non in possesso della documentazione necessaria non potranno entrare nelle scuole”
Il reato ipotizzabile per i dirigenti, in caso contrario, potrebbe essere quello di “omissione di atti di ufficio”.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono circa 30 mila i bambini non ancora in regola con le vaccinazioni.
Naturalmente, quando un bambino verrà “messo in regola”, potrà riprendere a frequentare il nido o la scuola materna senza problemi.
Diverso naturalmente il discorso per le scuole dell’obbligo: per i bambini dai 6 anni in su saranno le Asl a controllare l’eventuale inadempimento e fissare il ciclo vaccinale. Tutto questo potrebbe variare da Regione a Regione.
E’ quindi sempre consigliabile rivolgersi alla scuola di riferimento per avere tutte le informazioni del caso, anche perchè potrebbero scattare multe dai 100 ai 500 euro, se i solleciti della scuola alle famiglie restassero senza riscontro.
Ricordiamo che sono esonerati dall’obbligo tutti i bambini che hanno già contratto le malattie corrispondenti ai vaccini obbligatori, così come i bambini che hanno specifiche condizioni cliniche per cui il vaccino non può essere somministrato, come nel caso di gravi reazioni allergiche o leucemie.
Naturalmente tutto questo ha riacceso le polemiche, non soltanto sulla questione no vax.
Il Codacons ha infatti presentato una diffida alle Asl di tutta Italia e un esposto a 104 Procure della Repubblica perchè secondo l’associazione dei consumatori, le Asl, non possono diffondere informazioni riguardanti la salute degli alunni. Questo perché in alcune Regioni esiste l’anagrafe vaccinale per cui i nominativi degli irregolari possono essere forniti dalle Asl ai dirigenti scolastici.
I vaccini obbligatori, secondo la legge Lorenzin, confermati dalla circolare del 27 febbraio 2018 sono: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Aemophilus influenza tipo B, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
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