Il sindaco di Genova, tal Marco Bucci, ha dato un suggerimento ai suoi concittadini che in molti di loro ha suscitato ilarità e sconcerto.
In sostanza, Bucci ha suggerito ai genovesi che al mattino, quando si alzano e vanno a fare la doccia, dovrebbero fare la pipì direttamente nella doccia stessa e non nel water, perché così si risparmierebbero (ha spiegato) circa 5 litri di acqua ogni mattina per ogni cittadino evitando di far andare lo sciacquone.
La proposta può sembrare davvero ridicola ma, pensandoci bene, non lo è poi così tanto. Basta fare due calcoli per capirlo: in Italia vivono circa 60 milioni di persone.
La doccia però non se la fanno tutti ogni mattina, allora calcoliamo che se la facciano la metà degli Italiani, 30 milioni.
Fare la prima pipì nella doccia anziché nel water farebbe dunque risparmiare 150 milioni di litri d’acqua ogni giorno, ossia 547 miliardi e 500 milioni di litri d’acqua all’anno. Non male, no? Specie in un’epoca che (piogge di questi giorni a parte) ci prospetta il rischio siccità.
Tanto per dare un’idea, 547 miliardi di litri d’acqua corrispondono a 547 milioni di metri cubi d’acqua. Più di mezzo chilometro cubo d’acqua, tre volte il volume d’acqua del lago di Varese.
Qualcuno potrebbe obiettare che è poco igienico fare pipì nella doccia, ma a questi “puristi” risponderebbe, se fosse ancora in vita, un vecchio medico di Bollate che in paese ai tempi tutti conoscevano poiché si lavava le mani nel lavandino con la sua urina, spiegando che è un disinfettante naturale. E pare proprio che sia vero.
Piero Uboldi
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