Il mondo perfetto è quella cittadina in cui la gente si rispetta con un’educazione che i genitori sanno ancora insegnare ai figli; dove i piccoli negozi sanno convivere con i supermercati; dove i poliziotti sono giovani atletici che incutono rispetto solo a vederli: chiunque li rispetta e loro fanno altrettanto con chi non sgarra; dove se vai in piscina i ragazzini che giocano nel prato col pallone fanno attenzione a stare lontani da te per non disturbarti, dove nessuno urla e – pare impossibile – quando alla sera tutti vanno a casa non resta neppure una cartaccia sul prato; dove il taxi lo prendi anche solo per fare due chilometri, perché non paghi dieci euro appena ci metti piede; dove gay e lesbiche vivono la loro vita senza bisogno che agli altri si insegni il rispetto; dove le ragazze possono davvero andare in giro da sole anche a tarda sera senza avere paura…
Secondo voi non esiste questo mondo perfetto? Forse non esiste in Italia, io però ci ho trascorso tre settimane ad agosto. E non è un luogo turistico dove tutto è bello e lindo per i villeggianti, è un paesino normale di 10mila anime dove forse l’unico turista ero io.
Ci andrei a vivere? Forse. Ma forse no. Perchè io sono italiano e ho i dolci difetti di noi italiani. Farei fatica a vivere dove se parcheggi in seconda fila ti portano via davvero l’auto, dove se bevi un sorso di birra e poi guidi rischi davvero di passare guai, dove non c’è il bel caldo sole italiano.
Piero Uboldi
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube