Domenica i cittadini lombardi sono chiamati alle urne per il referendum sull’autonomia, ossia per dire se vogliono che la Regione avvii una trattativa con Roma per trattenere (e gestire) qui più risorse economiche, dandone meno a Roma.
In questi mesi la Regione ha diffuso un dato circa il “residuo fiscale”: la Lombardia darebbe ogni anno al governo 54 miliardi in più di quanti ne riceve indietro, la Catalogna solo 8, la Baviera 1,5.
Se questi dati fossero veri (e il dato lombardo è confermato dalla Cgia di Mestre), sarebbe una situazione sconcertante su cui cominciare a ragionare, poiché va bene che vi sia la solidarietà tra le regioni, ma qui sembrerebbe che qualcuno ne stia proprio approfittando. Se fossero falsi, allora qualcuno dovrebbe risponderne nelle sedi opportune, poiché sarebbe una grave mistificazione.
Ciò su cui non sono assolutamente d’accordo è dire che il referendum sia uno spreco di soldi.
Mai, secondo me, far esprimere la gente è sprecare soldi. Ma soprattutto, dal punto di vista economico, sprecare soldi è spenderli all’estero, mentre spenderli per pagare ragazzi scrutatori o dipendenti pubblici che fanno gli straordinari significa dar loro soldi che poi spendono a loro volta per far girare l’economia italiana: se questi soldi sono uno spreco, allora lo sono anche gli 80 euro che Renzi ha elargito nelle buste paga dei dipendenti, con la differenza che i primi vengono dati a fronte di un lavoro, gli 80 euro sono una sorta di regalo.
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube