Il governo della Svezia ha distribuito nei giorni scorsi a tutte le famiglie un opuscolo per spiegare come prepararsi… alla guerra.
Può sembrare incredibile che un Paese pacifico come la Svezia compia un’azione simile, eppure è così, e questo non ci può certo far stare tranquilli.
L’opuscolo spiega infatti come prendere parte alla “difesa totale”, come comportarsi per sopravvivere in caso di invasione, ma anche come evitare di credere alle notizie false che la propaganda nemica diffonderebbe.
Una decisione quella svedese che – come spiega l’opuscolo stesso – è legata al fatto che “il mondo attorno a noi è cambiato”. Come a dire, in modo non allarmistico, che qualche seria preoccupazione c’è.
E, d’altra parte, lo scenario che abbiamo davanti agli occhi è chiarissimo: i nazionalismi stanno tornando prepotentemente protagonisti, il loro portabandiera appare sempre di più Donald Trump, che sta scatenando guerre commerciali che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili, a cui per ora Cina e Russia reagiscono pacatamente, mentre la Ue è spiazzata.
Guerre commerciali, perché quel che conta è la superiorità economica, ma è bene non scordare che tutte le guerre militari, anche quelle camuffate come “religiose”, da sempre hanno come solo scopo la supremazia economica. Dunque c’è poco da stare tranquilli.
Il governo svedese fa sapere ai suoi cittadini che “nel caso in cui la Svezia venisse attaccata da un altro Paese, non ci arrenderemo mai”. E l’Italia?
Piero Uboldi
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