La politica internazionale guarda con preoccupazione all’avanzata in Europa di quella che viene chiamata “l’ultradestra”.
E’ cresciuta alle elezioni in Francia, poi in Germania, adesso addirittura ha vinto le elezioni in Austria… Tutti a stracciarsi le vesti, a gridare al (terribile) spettro nazista, a lanciare allarmi e creare coalizioni in stile crociate. Ma sono in pochi a guardare al di là dell’ideologia e a chiedersi che cosa sta succedendo.
Perchè milioni di europei stanno dando fiducia a una destra a volte estrema? Cosa è cambiato? Il motivo è uno e uno soltanto: molta gente è spaventata da un fenomeno migratorio che vede come un’invasione fuori controllo (anche se usare il termine “invasione” fa subito levare ondate di critiche).
La crescita della destra in Europa e la questione immigrazione
Non sarà invasione, va bene, ma se così tanta gente sta orientando il suo voto verso chi sbandiera la chiusura delle frontiere, vuol dire che un problema di sicurezza tra la gente comune c’è. La domanda che sorge è quindi: perché non si interviene? Gli stranieri, parliamoci chiaro, sono una risorsa indispensabile per le nostre economie. Si pensi per esempio come potrebbero andare avanti settori quali l’agricoltura e l’edilizia se non avessimo la manodopera straniera.
Ma occorre avere coraggio, regolarizzare i moltissimi che chiedono solo di poter lavorare e punire gli altri; occorre riportare ordine nei flussi migratori. Perchè l’Europa tace? C’è forse qualche potere occulto che ha interesse a far svoltare il nostro continente radicalmente a destra?
Piero Uboldi
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