Nelle scorse settimane sono venuto a conoscenza di due episodi, riguardanti incidenti stradali, che mi hanno lasciato molto perplesso.
Nel primo caso una donna è stata tamponata da un ragazzo, classico incidente di distrazione, nulla di grave. Il ragazzo era sinceramente pronto ad ammettere le proprie colpe, invece, qualche giorno dopo, l’automobilista tamponata si è vista arrivare una dichiarazione dei genitori del ragazzo in cui si “storpiavano” l’accaduto e le responsabilità.
Nel secondo caso una persona è stata investita da un giovane: il padre del ragazzo investitore ha fatto una telefonata non certo amichevole alla famiglia della vittima per convincerla “a non creare problemi”.
Ora: che educazione hanno dato i genitori a quei ragazzi che hanno causato i due incidenti? Una volta se commettevi un errore tuo padre ti dava uno scappellotto e ti insegnava che dovevi pagare per il tuo sbaglio. Era il modo migliore per far crescere un giovane. Adesso i genitori non sanno più fare i genitori, difendono scioccamente i loro figli come se fossero eterni bambinoni, insegnano loro che è meglio mentire e minacciare piuttosto che assumersi le proprie responsabilità. Ma che educazione diamo così ai nostri figli? Che uomini diventeranno questi giovani domani?
Piero Uboldi
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