L’altro giorno, mettendo in ordine alcune carte del mio archivio, mi sono trovato in mano una fotografia di un vecchio amico di Garbagnate che non c’è più, Ezio.
Quella foto mi ha aperto un mondo, perché Ezio a modo suo era un personaggio, uno di quelli che conosceva tutti in paese (sì, perché le nostre città una volta le chiamavamo “paese”). Così ho cominciato a pensare a quanti personaggi avevamo una volta nei nostri paesi, a quanti io stesso ne conoscevo… C’era il Piero da Uboldo, c’era il Sergione, il Buleta, il Caccia, il Tosi, la Gisella… E mi perdonino da lassù quei tanti che ora non cito. Ma erano davvero tanti.
Oggi ho la forte sensazione che personaggi così ce ne siano sempre meno e chiedo a voi, soprattutto a chi ha una certa età, se siete d’accordo con me. Non credo che sia solo una mia sensazione: negli anni abbiamo vissuto un impoverimento culturale.
Non intendo dire che oggi siamo più ignoranti, oggi abbiamo milioni di informazioni in più che in passato. Intendo dire che oggi – forse – abbiamo meno personalità di un tempo, meno carisma, meno vitalità, meno relazioni sociali. E in questa situazione i personaggi carismatici sono sempre meno. E’ come se fosse in atto un appiattimento delle personalità. Se mi sbaglio, correggetemi, ma temo sia davvero così.
Piero Uboldi
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