Dopo gli eventi estremi che nelle scorse settimane, Legambiente Cormano fa seguito al Comunicato di Legambiente Lombardia e il presidente Gianmario Ubbiali afferma che “c’era una frase di una famosissima canzone ‘E la chiamano estate, questa estate’… ma direi invece che non si tratta più di un’estate di quelle che eravamo abituati da sempre a conoscere e trascorrere in serenità. Eppure anche a Cormano c’è chi nei giorni scorsi aveva detto di non preoccuparsi che eravamo in estate e sempre questi fatti erano accaduti…Io sono di Cormano e ho evidenziato qualche effetto degli eventi che abbiamo avuto a Cormano. Il tema dei cambiamenti climatici è globale.
Il maltempo e i danni provocati dagli alberi caduti a Cormano
Legambiente Cormano e la conta dei danni delle tempeste di fine luglio a Cormano
“Il problema è che ci sono ancora troppe persone che negano spudoratamente il problema e la necessità di attivare subito rimedi efficaci intervenendo sulle cause dei cambiamenti stessi. Questi rimedi devono essere attuati a tutti i livelli, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Mi riferisco ad esempio agli alberi: è mai possibile che da colonne indispensabili per la vita sulla terra, siano stati messi nella condizione di divenire tra i nostri peggiori nemici? In grado di fare ciò che ad esempio hanno causato in certe zone della città. Al Parco dell’Acqua, al Parco di via Tobagi, al sottopasso di Brusuglio, in via Gramsci, una delle zone più colpite e in particolare al civico 107 angolo via Dei Giovi, dove proprio per un miracolo non ci sono scappati anche morti o feriti, con quella casa investita da un grosso abete che aveva all’interno del proprio giardino”.
Cormano, Ubbiali: “Prendersi cura del patrimonio verde”
Secondo il presidente di Legambiente Cormano, Gianmario Ubbiali, “gli alberi sono esseri viventi e come tutti gli esseri viventi, vanno curati, analizzati negli anni non sono blocchi di plastica che basta metterli lì poi restano così, ma si evolvono nel tempo. Soprattutto negli apparati radicali veri responsabili di tutte queste cadute, ma anche questo grazie a delle potature protratte nel tempo errate e il più delle volte causate da gente incapace e non in grado di poter effettuare quegli interventi fondamentali per la salute poi dell’albero intero”.
Paolo Minora
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