Alessandro Impagnatiello aveva ritirato sotto falso nome una bottiglia di cloroformio stabilizzato a Paderno Dugnano per avvelenare Giulia Tramontano. È l’ultimo dettaglio agghiacciante dell’omicidio di Senago che emerge dalle indagini culminato quel 29 maggio, quando la ragazza, 29 anni, è stata uccisa con 37 coltellate.
Giulia Tramontano, Impagnatiello e il cloroformio
Non solo, aveva tentato di avvelenarla più volte con un topicida. Ma Alessandro Impagnatiello aveva provato a intossicare Giulia Tramontano anche con il cloroformio. Dalle indagini emergono nuovi dettagli choc. Secondo gli inquirenti, il barman di Senago già la sera del 16 febbraio avrebbe ordinato una bottiglia di cloroformio stabilizzato con amilene. Mentre era in turno dietro al bancone del bar in cui lavorava, lui progettava l’avvelenamento di Giulia e del suo bambino.
Avrebbe acquistato il cloroformio online, pagandolo 23 euro. Un’operazione che avrebbe fatto con la sua PayPal, ma con nome falso. Si sarebbe fatto spedire il pacco al loro indirizzo di Senago, ma con il nome di Andrea Valdi. Questo sarebbe il suo alterego per non lasciare traccia del suo nome.
Impagnatiello ha ritirato il cloroformio a Paderno Dugnano
Pochi giorni dopo alla casa di Senago si sarebbe presentato il corriere per la consegna. Ma non avendo trovato nessun Andrea Valdi, lo avrebbe rimandato indietro alla sede centrale della Gls. Ed è proprio agli uffici di via Toscanini a Paderno Dugnano che si sarebbe presentato Impagnatiello per ritirare quella bottiglia. Un quartiere che il barman conosce bene: perché aveva frequentato scuole e amici di Calderara. Traccia che qualcosa non andava si trova anche nei messaggi che Giulia Tramontano inviava alla madre e a un’amica: “L’acqua che abbiamo preso puzza terribilmente di ammoniaca”, avrebbe scritto a gennaio, un mese dopo aver scoperto di essere incinta.
Impagnatiello voleva investire nelle case
Secondo gli inquirenti, Impagnatiello avrebbe voluto comprare un appartamento all’asta, ristrutturarlo e rivenderlo. Avrebbe quindi visto il bambino che Giulia aspettava come un ostacolo. Poiché il 30enne, già provvede agli alimenti del suo primogenito, nato da una relazione finita con un’altra donna.
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