Inaugurazione per l’ospedale di comunità a Passirana di Rho. All’inaugurazione del 22 marzo è intervenuta anche la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.

Si tratta di un importante tassello sul territorio di riferimento dell’ASST Rhodense. Nei prossimi anni riorganizzerà le proprie strutture per raggiungere l’obiettivo di una sanità sempre più vicina al cittadino. La nuova forma di degenza assistenziale eroga degenze di breve durata a pazienti che necessitano di assistenza infermieristica continuativa e/o di interventi sanitari a bassa intensità clinica non erogabili a domicilio. Dunque, si tratta di un servizio residenziale territoriale dedicato ai quei pazienti che non possono, per motivi sia di natura sanitaria che sociale, essere adeguatamente assistiti a domicilio.
Ospedale di comunità a Rho: 66 posti di degenza e 46 letti per cure speciali
I posti letto del nuovo reparto Degenza di comunità all’ospedale di Rho è in attesa del completamento dei lavori. È accreditato per 66 posti letto di degenza, 30 letti tecnici di cure subacute, 9 letti tecnici di emodialisi e 7 posti MAC.
La tipologia di assistenza erogata si pone come livello intermedio tra il ricovero ospedaliero per acuti e le altre risposte assistenziali. Queste sono già presenti nella rete dei servizi sia a domicilio (ADI), che residenziali (RSA). Hanno il fine di garantire la presa in carico in un rapporto di forte integrazione e collaborazione con i servizi territoriali.
“L’Unità Operativa di Passirana è una struttura moderna a vocazione riabilitativa. Ora si arricchisce dell’ospedale di comunità, così sintetizza la direzione impressa alla sanità lombarda di una medicina innovativa. In modo da essere di prossimità, per rispondere al meglio ai bisogni di cura dei cittadini”, dichiara la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti.
Letizia Moratti inaugura il nuovo ospedale di comunità a Rho
“Il 22 marzo 2022 segna per l’ASST Rhodense l’avvio di un percorso che darà un volto nuovo alla sanità territoriale. Le parole chiave saranno prossimità e integrazione tra cure primarie e assistenza specialistica ambulatoriale”, aggiunge Germano Maria Uberto Pellegata, direttore generale dell’Asst Rhodense. “Le strutture e i loro operatori diventeranno un costante punto di riferimento per la comunità e saranno organizzati per rispondere ai bisogni di salute dei pazienti”.
L’ospedale di comunità di Rho si colloca in un’area densamente popolata e ad alto indice d’industrializzazione. Inoltre, è alla confluenza di grandi arterie di comunicazione, nelle vicinanze del grande polo fieristico di Rho-Pero, presto diventerà anche casa di comunità. Così sarà potenziata l’offerta territoriale di servizi sempre più integrati e funzionali per il soddisfacimento dei bisogni socio-sanitari dei cittadini.
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