Un ordine maniacale nella casa di Senago in cui Giulia Tramontano è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. E’ quello che hanno trovato i carabinieri del Ris durante la ricerca di indizi. Moltissime delle tracce repertate durante il sopralluogo sono state individuate solo grazie al luminol, che rileva le macchie di sangue anche dopo averle pulite.
Come riferisce Ansa.it, per Impagnatiello si profila, come accade in questi casi, una richiesta di processo con rito immediato, quando le indagini saranno concluse. E il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano, stando a quanto riferito in Procura, “è chiuso”.
Mancano da approfondire eventuali profili di favoreggiamento che però potrebbero essere difficilmente contestabili a familiari, essendo prevista in questi casi una causa di non punibilità. L’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano sarà effettuata domani.
Omicidio Senago, elementi per contestare la premeditazione
La Procura potrà contestare nuovamente l’aggravante della premeditazione nella richiesta di rito immediato, esclusa nell’ordinanza di custodia di custodia cautelare. Il termine per chiedere il rito immediato è 6 mesi dalla misura cautelare.
Tra gli elementi nuovi trovati nell’ultima verifica nella casa di Senago, le ricerche on line più vicine all’orario dell’omicidio, avvenuto la sera di sabato 27 maggio. Il barman 30enne Alessandro Impagnatiello, 5 o 6 giorni prima, avrebbe cercato sul web “veleno topi umano” e una confezione di topicida è stata sequestrata ieri nell’abitazione di Senago.
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