Una lettera dai Comuni con la richiesta urgente di proroga dei termini per la riqualificazione della linea metrotranviaria Milano-Limbiate e il finanziamento degli extracosti: l’hanno inviata i sindaci di Paderno Dugnano, Cormano, Senago, Limbiate e Varedo al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e – tra gli altri – anche al sindaco di Milano Beppe Sala, oltre che ai sindaci di Cormano, Senago, Limbiate e Varedo.
I sindaci scrivono a Salvini: richiesta urgente di proroga per la metrotranvia
“Facciamo seguito alle note che in questi mesi il Comune di Milano ha trasmesso alle strutture tecniche, deputate per competenza, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in relazione alla riqualificazione funzionale della Metrotranvia Milano-Comasina Limbiate”, si legge nella lettera inviata dai sindaci. “Nelle stesse vengono richiamate ed esplicitate le criticità che stanno ostacolando e rimandando, senza al momento alcuna prospettiva di soluzione, la riqualificazione della stessa metrotranvia, che costituisce un’importante linea di collegamento veloce e non inquinante che attraversa i nostri rispettivi Comuni sull’asse nord-sud e che è complementare al capolinea della metropolitana (M3) Comasina di Milano”.
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La metrotranvia e la sospensione del servizio dallo scorso 1 ottobre
La lettera inviata a Salvini prosegue: “Dallo scorso 1 ottobre, è stato sospeso il servizio di trasporto per criticità strutturali che non ne garantiscono l’esercizio in condizioni di sicurezza. Ciò sta comportando un notevole disagio per gli utenti e un considerevole impatto sulla vivibilità e la qualità ambientale dei nostri Comuni per il conseguente aumento del traffico su gomma, sia di
mezzi pubblici (linee sostitutive) sia di privati. Nonostante l’opera di riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate sia già stata approvata ed è stato disposto un finanziamento che vede la compartecipazione dello Stato, di Regione Lombardia, del Comune di Milano e dei Comuni di Paderno Dugnano, Cormano, Senago, Varedo e Limbiate, l’incremento dei prezzi e la necessaria revisione del quadro economico dell’opera, ha generato una carenza di copertura (circa 26 milioni di euro) che sta paralizzando l’avvio della procedura di gara e di conseguenza il rischio della perdita del finanziamento statale considerato che la parte relativa ai fondi prevede, a oggi, il termine dell’Obbligazione Giuridicamente Vincolante (OGV) al 30 giugno 2023”.
L’appello e la richiesta di intervento urgente
Da qui, parte l’appello: “I Comuni non hanno la possibilità di sopportare ulteriori costi e per questo facciamo appello ai Ministri e al Sottosegretario in indirizzo affinché si possa definire con urgenza il reperimento dei fondi aggiuntivi necessari e la concessione della proroga dell’OGV accogliendo la richiesta già formulata dal Comune di Milano in quanto ente capofila e soggetto attuatore dell’opera. L’accoglimento di entrambe le richieste sono indispensabili per l’espletamento della gara e la realizzazione della stessa infrastruttura. Confidiamo in un vostro favorevole accoglimento delle istanze sopra richiamate permettendoci di evidenziare il carattere di urgenza delle stesse, considerate le imminenti scadenze previste dalle convenzioni vigenti.
Redazione web
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