“L’ultima doccia? L’abbiamo fatta un mese fa”. Sono le parole di Tiziana e Alexandro. Madre e figlio che da due mesi vivono nel parcheggio davanti al monastero di Paderno Dugnano. Quella vecchia Lancia Ypsilon con 20 anni di vita è diventata la loro casa. Dentro ci sono cuscini, valigie e provviste. Sulla carta mamma e figlio sono residenti a Nova Milanese, ma periodicamente capitano a Varedo come nel 2016 e a Paderno Dugnano come sta succedendo in queste settimane. “Qui abbiamo anche alcuni parenti ma né da loro né dalle istituzioni riceviamo le risposte sperate”, sostengono Tiziana e Alexandro che lanciano il loro appello nel video che potete vedere qui sopra. Lei, 47enne, ha un passato da parrucchiera e ha perso il marito per malattia una decina di anni fa, lui appena 24enne è perito informatico. Entrambi cercano una casa e un’occupazione.
Per loro le giornate sono tutte uguali. La mattina inizia presto nei pressi della caserma dei carabinieri. “Passiamo la notte là vicino per sentirci più sicuri. Ma chiudere occhio è difficile, a ogni rumore o auto che passa ci svegliamo. C’è anche chi passa e urla per prenderci in giro”, raccontano. Poi alle prime luci dell’alba si spostano nel parcheggio del monastero di via Serra. La prima tappa è al centro sportivo Toti, dove tentano di lavarsi in qualche maniera nei bagni pubblici. L’ultima doccia fatta dicono sia stata un mese fa, quando hanno trascorso un paio di giorni in albergo. Poi entrano nella cappella del monastero giusto il tempo di ricaricare i telefoni. “Ma non abbiamo posti dove andare perché molti sono chiusi per il Covid: un altro problema che ci preoccupa perché vivendo in auto non c’è molta igiene”, dicono Tiziana e Alexandro.
Poi si spostano per le varie lavanderie a gettoni di Paderno per lavare i vestiti e nei supermercati alla ricerca di qualcosa da mangiare. “Qualcosa di fresco, che dobbiamo consumare subito perché altrimenti con questo caldo torrido va a male”, raccontano stesi su un sacco a pelo blu fuori dalla loro auto. Questo è l’ultimo dono ricevuto da alcuni residenti che si sono interessati a loro. “Ci hanno portato da mangiare, purtroppo però possiamo tenere poco proprio per le temperature. Quello che manca è un aiuto dalle istituzioni”, sostengono.
Da anni sono seguiti dai servizi sociali di Nova Milanese, dove formalmente risiedono. Negli ultimi giorni hanno ricevuto la visita della polizia locale di Paderno. “Ma la nostra situazione non cambia. Noi abbiamo bisogno di una casa in affitto”, dicono. Mamma e figlio percepiscono il reddito di cittadinanza: “Cerchiamo una sistemazione che tra affitto e spese varie ci consenta di stare nei 550 euro che riceviamo dallo Stato. Qualcuno ci aiuta? Così non possiamo più andare avanti”.
Simone Carcano
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