Aveva 12 nomi diversi e 7 decreti d'espulsione sulle spalle il tunisino arrestato nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Varese, in un comune della provincia.
I finanzieri erano in azione nell’ambito di una serie di controlli del territorio in Varese e provincia finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti ed in materia di immigrazione clandestina. Nel corso dei controlli, 2 cittadini italiani ed un extracomunitario venivano trovati in possesso di modiche quantità di cannabis per uso personale.
Quello extracomunitario declinava le sue generalità senza esibire alcun documento personale di identificazione. Si procedeva, pertanto, a sottoporlo alle operazioni di fotoriconoscimento e di confronto delle impronte digitali per l’identificazione dai quali emergeva che l’uomo, cittadino tunisino di 32 anni, oltre ad aver reso false generalità, era già noto alle forze di Polizia con ben 12 nomi differenti.
Oltre all’impressionante numero di alias, l’approfondimento investigativo dei precedenti di polizia effettuato su ciascuna delle identità di volta in volta fornite, permetteva di accertare che lo stesso risultava essere già destinatario di 7 provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale e con numerosi precedenti penali e condanne. A dicembre del 2012, a seguito di un controllo, era stato accompagnato al Centro di Identificazione ed Espulsione di Gorizia, in quanto clandestino, per essere rimpatriato in madrepatria su un volo charter.
Tuttavia, nel 2015, fornendo ancora false generalità, era nuovamente tornato in Italia sbarcando a Pantelleria (TP). Sebbene respinto, era riuscito in qualche modo ad eludere i controlli facendo rientro in provincia di Varese ove, da più di un anno, si trovava senza fissa dimora. Per il cittadino extracomunitario sono scattate immediatamente le manette. Processato per direttissima ed accusato di immigrazione clandestina e di aver fornito false generalità, veniva condannato ad un anno ed otto mesi di reclusione, nonché all’immediata espulsione dall’Italia.
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