I carabinieri hanno arrestato un uomo che aveva puntato il coltello alla gola della sua ex compagna, dopo averla strattonata e gettata a terra.
E’ successo ieri sera a Rho, dove i carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto in flagranza un ecuadoregno 26enne, residente a Rho, per tentato omicidio.
La vittima della violenza è la sua ex compagna, una connazionale 25enne, anch’essa residente a Rho e dalla quale aveva avuto un bambino di ormai due anni di età.
Verso le 18, la donna ha effettuato una chiamata di soccorso al 112 riferendo di essere stata aggredita dall’ex compagno e che lo stesso era rimasto dentro il suo appartamento col il loro bambino.
I militari, immediatamente sopraggiunti nel luogo indicato, hanno trovato la donna con una profonda ferita da taglio alla mano destra e una volta entrati all’interno dell’appartamento, hanno effettivamente trovato e subito bloccato il compagno, che non ha opposto alcuna resistenza.
Sentita nell’immediatezza la vittima, questa ha riferito di una travagliata storia di minacce e prevaricazioni, che andava avanti ormai da circa due anni e che lei non aveva mai denunciato.
La storia è sfociata nell’ennesimo litigio, causato stavolta dalla gelosia dell’uomo che, non essendosi rassegnato alla fine della relazione e continuando a risiedere nello stesso Comune, non consentiva che la ragazza avesse normali frequentazioni.
Per questo l’uomo si era recato ancora una volta nell’appartamento della donna e, durante la lite, alla presenza del bambino di due anni e dopo ripetute minacce di morte, ha preso un coltello da cucina e lo ha puntato alla gola della ex compagna dopo averla sbattuta a terra.
La donna, impaurita ed al fine di farlo desistere, ha bloccato la lama con la mano e nello spostarla si è provocata il profondo taglio, riuscendo però a liberarsi e a chiamare i soccorsi.
Il sopralluogo all’interno dell’appartamento ha consentito di rinvenire l’arma da taglio utilizzata, che era stata già ripulita e riposta nella cucina, sottoponendola a sequestro.
La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Rho, dove è stata evidenziata una ferita lacero contusa a 3 dita della mano destra e dimessa con 12 giorni di prognosi.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Milano San Vittore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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