I carabinieri di Rho hanno individuato, seguito e arrestato un 38enne con numerosi precedenti penali, domiciliato in Germania, che era tornato in città per incontrare la sua ex moglie contro la volontà di quest’ultima, preoccupata per l’incolumità sua e dei suoi figli, dopo le denunce per maltrattamenti presentate nei confronti dell’uomo.
L’uomo, vistosi scoperto, ha tentato il colpo di scena infilandosi in un negozio di fiori per acquistare una rosa rossa dicendo di volerla portare alla moglie per il compleanno, che peraltro ricorre tra più di un mese.
L’uomo aveva un divieto di rientro in Italia per 10 anni e per questo motivo, è stato alla fine arrestato, evitando l’incontro con l’ex moglie che avrebbe potuto avere esiti drammatici.
L’arrestato è un 38enne rom di origine serba, ma nato in Italia e domiciliato in Germania, con a carico numerosi precedenti penali.
L’ex moglie da qualche tempo aveva manifestato dei seri timori per la propria incolumità e per quella dei propri figli, conoscendo l’indole violenta dello stesso e si era rivolta ai carabinieri di Rho, in quanto minacciata dall’ex coniuge che ad ogni costo voleva imporle un incontro per avere un chiarimento.
L’altra sera, quando l’uomo ha notato la pattuglia dei carabinieri che lo stava cercando, dapprima si è nascosto tra le auto in sosta, per poi allontanarsi a piedi per le vie limitrofe al Santuario.
Veniva però notato da uno dei carabinieri di pattuglia, il quale lo seguiva fino al suo ingresso in un negozio di fiori, informando il collega dell’avvenuta localizzazione.
Le bugie ai carabinieri
Il soggetto, usciva del negozio poco dopo con una rosa rossa confezionata, verosimilmente acquistata per crearsi una sorta di alibi e alla richiesta dei militari sul perché si trovasse nel Comune, riferiva di essere venuto a Rho perché voleva omaggiare la moglie per il suo compleanno.
Alla successiva richiesta di come avesse raggiunto Rho, riferiva di essere giunto in treno.
La versione fornita non convinceva i carabinieri e per questo l’uomo veniva perquisito rinvenendo sulla sua persona la chiave di un’autovettura Mercedes, successivamente localizzata poco distante.
Pertanto, accompagnato presso il comando dell’Arma per ulteriori accertamenti, in quanto i documenti esibiti non convincevano i Carabinieri, il soggetto veniva sottoposto a rilievi fotosegnalatici.
Questi permettevano di stabilire l’esistenza presso il casellario nazionale di ben 27 alias, tutti riferibili al medesimo soggetto.
Una sfilza di precedenti penali
L’uomo aveva inoltre precedenti penali per i reati di furto, ricettazione, estorsione, furto in abitazione, detenzione e spaccio di stupefacenti, danneggiamento, lesioni personali – maltrattamenti in famiglia, violazione obblighi assistenza familiare, guida senza patente, false attestazioni a Pubblico ufficiale, resistenza, oltraggio e violenza a Pubblico ufficiale e violazioni sulla legge dell’immigrazione, era destinatario di un provvedimento di espulsione dal Territorio Nazionale notificatogli nel 2018.
Non poteva rientrare in Italia o nell’ambito Schengen per 10 anni.
In virtù di tale inosservanza veniva pertanto dichiarato in stato di arresto ed al termine di tutte le formalità, successivamente espulso dal territorio nazionale.
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