I carabinieri sono intervenuti ieri mattina a Lainate in seguito ad un’esplosione nel parcheggio davanti alla sede di una ditta, già oggetto di atti intimidatori. Qualche settimana fa, nella stessa ditta fu fatta trovare una testa di maiale nei pressi degli uffici dirigenziali.
I carabinieri di Lainate sono accorsi ieri mattina a seguito di un forte boato simile ad un’esplosione seguito da una nube di fumo.
E’ successo nel parcheggio antistante una palazzina al cui interno hanno sede degli uffici della società Tecnomagnete Spa, che da qualche tempo è preda di atti intimidatori a opera di ignoti. Il motivo scatenante, secondo i dipendenti, sarebbe la recente crisi occupazionale venutasi a creare a seguito delle difficoltà economiche incontrate dalla ditta durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Una crisi che ha portato i vertici della Tecnomagnete a mettere in cassa integrazione numerosi impiegati che ad ora rischiano il licenziamento.
“Una situazione che ha generato e continua a generare rabbia tra i dipendenti, i quali rischiano il posto di lavoro. Ci sono state proteste sindacali e, in alcuni casi, in veri e propri atti intimidatori.
Solo il mese scorso si rinveniva infatti una testa di maiale in prossimità degli uffici dirigenziali della ditta, un avvertimento forte, feroce, che di certo non passa inosservato.
A quell’episodio si aggiunge quello di ieri, con una forte esplosione, probabilmente di una bomba carta, sempre rivolta ai dirigenti, accusati di essere i responsabili della crisi che la società sta vivendo in questo periodo, sempre ad opera di ignoti, ignoti che sembrano dimenticare o non voler notare una situazione di crisi di livello nazionale, sfogando così la loro frustrazione in atti di violenza”.
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