Dopo circa un mese, ha deciso di rompere il silenzio la mamma della piccola Sharon, la bambina di 18 mesi morta lo scorso 11 gennaio a Cabiate. In seguito alle indagini e alla ricostruzione della vicenda da parte della Procura di Como, il 23 gennaio i Carabinieri di Mariano Comense hanno arrestato il padre della bimba, con le accuse gravissime di violenza sessuale ai danni di minori e maltrattamenti, da cui poi sarebbe derivata la morte della vittima.
La madre di Sharon ha deciso di parlare tramite una lettera, affidata ai suoi legali (Lara Citterio ed Elisabetta Fontana). Ecco il contenuto:
“Sharon bambina mia, esco dal silenzio solo per te. Tu sei nella luce e non mi dimentichi… Dammi la forza di non arrendermi, stammi accanto ora che ho perso ogni certezza. Ti ho avuto che ero ancora ragazza e hai subito illuminato la mia vita, mi immaginavo un futuro dove saremmo cresciuto insieme…Sei tra gli angeli e vegli su di me. Come me ti fidavi e come me sei stata tradita. Non so cosa possa essere accaduto in quelle ore mentre eri a casa e io al lavoro, per me e per te. Per poter vivere dignitosamente. È stata l’unica volta che non eri con me o con mia mamma e ti ho seguita assiduamente, anche se a distanza“.
“Quel maledetto pomeriggio dell’11 gennaio ho chiamato tante volte e sono stata ingannata. Mi veniva detto che stavi bene ed era tutto a posto. Ma sentivo nel cuore che qualcosa non andava, ho insistito ancora per accertarmi delle tue condizioni. Mi è stata inviata una foto col telefonino e sembravi assopita e ancora una volta mi è stato ancora detto che non era niente, che eri solo fatta un po’ male mentre giocavi“.
“Mia bambina ti hanno portato con l’elicottero in ospedale e dopo poche ore non respiravi più. Improvvisi il freddo e il buio sono calati dentro di me… La persona con cui avevo messo su famiglia e che diceva di volerti bene continuava a ripetere che si trattava di un incidente domestico… Non cerco vendetta ma Giustizia. Per te. Mia amata creatura. In un pomeriggio ho perso te e la fiducia e il sentimento di chi era al mio fianco. Ho perso tutto. Mia piccola Sharon eri troppo piccola per morire da vittima. Ciao Sharon, resta con me“.
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