E’ stato abbattuto dalla Polizia provinciale di Como il cervo investito sabato sera sulla provinciale tra Saronno, Rovello Porro e Misinto.
L’incidente stradale è avvenuto intorno alle 21 e il triste epilogo della vicenda, che sta indignando migliaia di persone dopo il racconto sulla pagina Facebook “Sei di Saronno Se…” ad opera di Cinzia Maestrali, più volte condiviso, si è avuto quasi 4 ore dopo.
Incidente tra Rovello Porro e Misinto, investito un cervo
Su Facebook, l’autrice, che spiega di essere la persona che ha chiamato il 112 per far partire gli interventi di soccorso, racconta l’accaduto dal punto di vista del cervo: “Lei, la ragazza, è lì davanti a me, con altri signori che sembrano vogliano proteggermi, intanto parla al telefono, finalmente dice che stanno arrivando i vigili del fuoco e la Polizia; capisco che ha chiesto di cercare anche un dottore che mi possa visitare. Uff un sospiro di sollievo, io ero tranquillo e in piedi, un po’ spavento ma stavo bene”.
Le competenze tra tre comuni e tre province sulla Sp31
Sul posto intervengono i Vigili del fuoco del distaccamento di Lazzate, i carabinieri della stazione di Lomazzo, la Polizia provinciale di Monza e Brianza. La Sp31 attraversa in un tratto di poche centinaia di metri attraversa 3 comuni e altrettante province, Saronno (Varese), Rovello Porro (Como) e Misinto (Monza e Brianza) Per prima cosa si stabilisce che il luogo dell’incidente è Rovello Porro, quindi Provincia di Como. Per le questioni di fauna selvatica la competenza è della Polizia provinciale, in questo casi di Como, che viene quindi allertata.
Dal racconto riportato su Facebook si legge “Arriva un’ultima auto, bianca anche questa, che riporta la scritta Gev di Como, speravo fosse il veterinario invece scendono due uomini con un fucile in mano, senza nemmeno chiedere come stessi si avvicinano.
Sento che urlano tutti, uno contro l’altro, si interrogano, perché un fucile?
Io intanto sono riuscito a camminare e a spostarmi nel campo, non ero più in strada, stavo bene, volevo riposarmi dalla grande botta, mi sono anche accovacciato nell’erba.
Vedo che i signori che erano lì dall’inizio si mettono davanti a me per proteggermi da quegli uomini con il fucile, ormai erano passate più di 3 ore dall’incidente, ma il veterinario non arriva, e non arriverà mai, ma io ci spero ancora, vorrei vivere”.
Cervo investito e abbattuto, il racconto su Facebook suscita indignazione
Sulla vicenda abbiamo contattato il comandante della Polizia provinciale di Como, Marco Testa il quale spiega: “Il cervo è stato abbattuto poco dopo l’una di notte da un nostro sovrintendente esperto, dopo avere ricevuto il referto di prognosi infausta dal veterinario di Ats, come previsto dal protocollo in questi casi. L’animale era in gravi condizioni poiché non c’era solo un problema ad un arto anteriore, ma anche un trauma cranico importante con probabile emorragia interna. Se fosse stato solo un problema alla zampa, quel tipo di animale sarebbe fuggito subito dopo l’incidente, anche su tre zampe, come abbiamo visto molto spesso. Il fatto che sia rimasto fermo, poi accovacciato e non reagiva alle luci sono sintomi di una situazione molto grave. In questi casi l’abbattimento è necessario per ridurre le sofferenze dell’animale e l’unico rammarico è che sia avvenuto dopo quasi 4 ore, che sono state 4 ore di sofferenza inutile”.
Le spiegazioni dei comandanti della Polizia provinciale di Como e di Monza e Brianza
Anche il comandante della Polizia provinciale di Monza e Brianza, Flavio Zanardo, che è intervenuto personalmente sul posto, riferisce di una situazione altamente compromessa dell’animale, valutata anche in considerazione dei notevoli danni subiti dal veicolo che l’ha investito che testimoniano la violenza dell’impatto e dal fatto che non reagiva agli stimoli di luce, precisando però che “Non essendo territorio di nostra competenza, abbiamo atteso l’intervento sul posto delle guardie venatorie della Polizia provinciale di Como”.
Dal comandante della Polizia provinciale di Como, Testa, arriva la rassicurazione del pieno rispetto del protocollo d’intervento per situazioni di questo tipo, aggiungendo: “Nessun nostro operatore abbatte animali a cuor leggero, ma purtroppo ci sono situazioni in cui questa è la cosa corretta da fare”.
Gabriele Bassani
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