E' un vero e proprio attentato incendiario quello messo a segno nella notte tra martedì e mercoledì all'interno dell'azienda di trattamento rifiuti di Limbiate, nel quartiere Pinzano, dove si è sviluppato un gigantesco incendio, domato a fatica dai Vigili del fuoco dopo quasi 40 ore di lavoro. Un vero e proprio "assalto" all'azienda, con modalità che fanno pensare anche allungarsi dell'ombra della mafia. Il racconto di quanto accaduto lo ha fornito Michele De Bellis, uno dei proprietari: “Erano in sei con le taniche di benzina in mano, ne hanno gettata anche addosso al guardiano che è stato anche ferito ad una mano ma è riuscito a scappare e a nascondersi, poi hanno dato fuoco al capannone”. Ne è nato un rogo devastante che ha richiesto l'intervento sul posto di una decina di mezzi dei Vigili del fuoco Le fiamme hanno rapidamente avvolto il materiale depositato all'esterno del capannone di circa 1500 metri quadri, tra carta, cartone, stracci e legna, per poi estendersi anche all'interno della struttura, dove sono presenti i macchinari per la separazione automatica e il trattamento. Il lavoro di spegnimento è proseguito anche nei due giorni successivi. La conta dei danni non è ancora ultimata ma le prime stime parlano di oltre un milione di euro.
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