Baranzate, l’inclusione si fa anche con… ago e filo.
La fucina di idee di Baranzate non si ferma mai e, grazie all’attività de La Rotonda, vengono offerte alla cittadinanza un gran numero di iniziative. Tra queste vi è anche il corso di tecniche sartoria di base, che ha avuto inizio presso lo Spazio Inoltre, in via Fiume, a marzo di quest’anno.
Questa iniziativa gratuita, della durata di 140 ore, è stata resa possibile grazie al Programma Gol di Regione Lombardia, un progetto mirato a insegnare una professione a persone disoccupate, grazie alla presenza di un tutor specializzato, per poi poterle aiutare a inserirsi nel mondo del lavoro. Come hanno spiegato i membri de La Rotonda, è un’iniziativa che vede sempre una grande partecipazione e un grande entusiasmo, pur essendo accessibile a sole otto persone per edizione perché il numero è condizionato dalla quantità di macchine da cucire a disposizione della Fondazione. E ciò è sicuramente motivo d’orgoglio per lo staff de La Rotonda, che si pone come obiettivo di raggiungere quanti più cittadini possibile e offrire loro un’opportunità, creando anche un momento di socialità.
Baranzate, l’inclusione si fa anche con… ago e filo. Il corso de La Rotonda
Il corso presenta degli specifici requisiti d’accesso, ovvero essere residenti e/o avere domicilio in Lombardia, essere persone disoccupate con una età dai 16 fino ai 65 anni o, in alternativa, essere disoccupati, beneficiari di ammortizzatori sociali, percettori di Reddito di Cittadinanza, ultra 55enni o donne. Dopo questa prima “selezione”, che ha visto la creazione della classe di quest’anno, il 25 marzo avrà inizio il vero e proprio corso, che si concluderà l’11 giugno. Il programma è ricchissimo e comprende lezioni di elementi di merceologia tessile, uso della macchina casalinga e industriale, studio dei tipi di cuciture e rifiniture e ovviamente confezione di piccoli accessori, creazione di cartamodelli base di gonne, top e pantaloni.
Non si tratta però dell’unica iniziativa in questo ambito proposta da La Rotonda. Infatti questo mese ha preso avvio anche un altro corso di sartoria, rivolto nello specifico a ragazze e giovani con vulnerabilità fisiche e/o mentali nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni. In questo caso, il corso è stato reso possibile grazie al progetto “In&Aut – A lavoro per l’inclusione”, sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai 8×1000, con l’obiettivo di raggiungere un’autonomia e favorire un ingresso consapevole di questi giovani nel mondo del lavoro.
Rebecca Calabrò
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