Regione Lombardia e Trenord incontreranno i rappresentanti dei pendolari per discutere dei problemi relativi all’introduzione del biglietto unico integrato.
L’incontro è stato fissato per giovedì prossimo, 10 ottobre, alle 16,30 nella sede dell’Assessorato Trasporti e Mobilità di Regione Lombardia.
La richiesta di un incontro era stata avanzata dai rappresentanti dei viaggiatori del Tpl fin dal 3 settembre scorso.
Oltre all’assessore regionale Claudia Maria Terzi, sarà presente l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri e una delegazione delle associazioni consumatori.
“Il tema riguarda decine di migliaia di pendolari su Milano che utilizzano esclusivamente la ferrovia, i quali hanno subito di fatto, dal 1 ottobre, un incremento dell’abbonamento che arriva sino a quasi 30 euro, pari a oltre il 50%” -scrivono in una nota i rappresentanti dei viaggiatori.
“Le misura di mitigazione chieste da Regione Lombardia a Trenord si sono rivelate, a causa della farraginosità della procedura burocratica, difficilmente applicabili”.
“Poichè è probabile che in un prossimo futuro, l’eliminazione dei titoli di viaggio unicamente ferroviari venga estesa a tutta la Regione con conseguenze analoghe al caso di Milano, è necessario porre sin d’ora delle correzioni alle norme regionali che regolano la materia, senza penalizzare utenti e pendolari”.
Dopo l’incontro con i rappresentanti dei pendolari, Regione Lombardia ha già convocato un’audizione in commissione Territorio dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri.
L’ha annunciato il vicepresidente della commissione regionale Territorio, Andrea Monti. “Occorre che Trenord individui un sistema di rimborso dei pendolari, come da indicazioni di Regione Lombardia, snello, efficiente e che non obblighi l’utenza a inutili lungaggini burocratiche” -spiega Monti.
“Giovedì 17 ascolteremo in commissione l’amministratore delegato di Trenord Piuri per chiedere che l’attuazione del suddetto piano rimborsi avvenga nel rispetto di tali garanzie e per vigilare affinché il rinnovamento del parco rotabile e l’assunzione di nuovo personale, voluti dalla Regione nel 2017 con l’investimento di 1,6 miliardi, rispettino la tabella di marcia che prevede l’arrivo di 160 nuovi treni a partire dal 2020”.
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