Bollate, campi da softball: le americane troveranno una casa o un cantiere?
Per il Softball Bollate non solo un inizio di Campionato più difficile del previsto per l’alta competitività messa in atto da quasi tutte le rivali, ma anche un grande preoccupazione in società che assilla in particolare il presidentissimo Guido Soldi.
E’ lui stesso a raccontarci la questione: “Il nostro Centro è famoso in tante parti del mondo per la grande capacità che abbiamo dimostrato in questi molti anni di attività di organizzare eventi sportivi oltre che per avere una società sana e che produce grandi talenti del softball. Quindi le società che hanno avuto la possibilità di conoscerci, soprattutto quelle straniere, restano poi con noi volentieri e desiderano poter tornare a Bollate oltre che per fare attività sportiva anche per conoscere la nostra zona e le bellezze della vicina Milano. Ecco perchè abbiamo già invitato ben dodici formazioni americane che dalla fine di maggio fino alla metà del mese di luglio, alternandosi, ci hanno già da tempo dato la loro adesione nel venire ospiti”.
Bollate, i campi da softball saranno un cantiere per le americane? Le preoccupazioni di Soldi
Che cosa la preoccupa quindi così tanto?
“Il fatto che i lavori di ristrutturazione e di sistemazione della nostra “casa” sportiva di via Brescia ad Ospiate, che deve fare il Comune, non siano nemmeno cominciati. Ad esempio il nuovo grande tendone che coprirà una buona area per utilizzo come mensa ed altro non è stato quasi nemmeno pensato. Sappiamo che ci sono stati dei cambi a livello di un architetto e al suo posto ora ci sono ben tre ingegneri. Ricordo inoltre che dovrà sorgere una nuova infermeria e al posto del prato verde sintetico in certi posti dovrà esserci per delle nuove regole il cemento.
“C’è poi il progetto per la raccolta dell’acqua con il famoso pozzo che dovrà essere costruito. Ma tutto questo poi dovrà essere sottoposto all’ente Parco Groane che dovrà dare il via libera a questi interventi. Ma tra una decina di giorni siamo già in maggio, come si farà a fare il tutto in tempo con la solita burocrazia italiana? Ce la faremo prima dell’arrivo delle squadre americane a luglio? In caso contrario, si rischia di fare una figuraccia mondiale che noi vorremmo veramente poter evitare. Ma che si affrettino tutti veramente”.
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