Il pasticcere cambia vita con la famiglia, insieme a moglie e tre figli piccoli lascia tutto per Medjugorje
Lasciare la propria casa, il lavoro, gli affetti, la nazione in cui si è nati è cresciuti per affrontare una nuova sfida, faticosa ma ricca di soddisfazioni. Sono tante le motivazioni che hanno spinto Alessandro Bedeschi e la moglie Cristina Palumbo a lasciare i loro agi e sicurezze, le loro professioni, per decidere di partire e trasferirsi a Medjugorje insieme con i tre figli piccoli.
“Avevamo capito che la nostra missione a Bollate e Caronno era finita e, lo scorso anno, abbiamo deciso di trasferirci a Medjugorje – racconta Alessandro – Non posso dire sia stata una scelta semplice, ma dal mese di maggio siamo qua stabilmente. Io ho chiuso la mia attività e mia moglie la sua. Siamo stati guidati dalla voce del Signore”.
Alessandro e Cristina: il sogno di una missione
Alessandro Bedeschi era il titolare della “Pasticceria San Francesco” di corso della Vittoria a Caronno Pertusella e sua moglie aveva il suo studio di nutrizionista proprio sopra l’esercizio commerciale. Alessandro, la cui famiglia è nota a Bollate dove aveva un’altra pasticceria in piazza San Francesco, è sempre stato molto attivo nel sociale: nel 2021 lo intervistammo poiché aveva preparato le colombe pasquali per supportare i malati oncologici dell’Ospedale di Saronno. In quell’occasione ci avevano molto colpito le sue parole: “Quanto è bello fare beneficenza: come mi piacerebbe fossimo tutti a farla – commentava – Fa stare bene: tutto quello che faccio lo attribuisco a Dio e mi auguro possa essere contagioso verso il cuore di quelle persone che sono meno propense a farlo”.
Andare ad aiutare il prossimo a Medjugorje
E ora questa decisione di andare ad aiutare il prossimo a Medjugorje, costruendo lì un nuovo futuro insieme coi figli: “Stiamo costruendo una comunità. Al momento siamo otto famiglie, tutte italiane, che hanno deciso come noi di creare una missione – racconta la coppia – Ci occupiamo di aiutare le persone in difficoltà con tutti i mezzi disponibili e diamo supporto anche a chi viene qui in pellegrinaggio, come abbiamo già fatto tante volte in passato”. Alessandro, nel frattempo, ha aperto una pasticceria: il resto della giornata lo dedica alla comunità che sta costruendo e alla preghiera.
Anche i bambini si sono subito integrati: a settembre inizieranno l’asilo e la scuola elementare, mentre ora stanno facendo ripetizioni per imparare la lingua: “Qua ci sono tante famiglie ed è stato facile integrarsi”, spiega il padre. Viene spontaneo chiedergli come hanno preso questa decisione le loro famiglie: “‘Siete matti?’: questa è stata la prima reazione. Ma poi hanno capito e sono già venuti a trovarci diverse volte, ci supportano e ci stanno accanto. Sono molto contenti della nostra scelta. Come dico sempre io, con l’aiuto del Signore diventa tutto più semplice”.
Un libro racconta l’esperienza del pasticcere e della moglie che lasciano tutto per Medjugorje
Da questa loro esperienza, i coniugi, spronati dagli amici, hanno deciso di scrivere un libro dal titolo “Tutti insieme appassionatamente. Una famiglia in missione da Caronno Pertusella a Medjugorje”, edito da Òphiere e acquistabile su Amazon: “Abbiamo raccontato nel dettaglio il nostro passato, per far capire come siamo arrivati alla decisione di trasferirci a Medjugorje – spiegano marito e moglie – Come scriviamo nella presentazione del libro ‘a Medjugorje ogni giorno le vite spezzate si risanano, come il cuore di Alessandro, passato dall’edonismo autodistruttivo della cocaina a esperienze cenobitiche, all’amore consacrato per Cristina e al loro progetto di un mondo nuovo’. Senza nulla togliere all’Italia, è come se noi vivessimo qui da sempre, anche se in pianta stabile lo siamo dal mese di maggio. Attraverso il libro vogliamo che le persone capiscano che i problemi ci sono ma si possono risolvere e, spesso, basta cambiare le priorità. Qua abbiamo conosciuto persone meravigliose, abbiamo vicini che ci regalano la verdura, per esempio. Ci aiutiamo a vicenda, che poi è questo lo scopo della nostra missione”.
Una parte dei proventi del libro andranno al progetto che stanno costruendo Alessandro e sua moglie Cristina.
Manuela Miceli
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