Bollate, il Capitano Liccardo nelle scuole per portare la “Cultura della legalità”.
Dal mese di febbraio e per tutto il mese di marzo il Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Bollate Salvatore Liccardo ha tenuto presso alcune scuole Primarie, Medie e Superiori di Bollate delle conferenze, in attuazione del progetto di diffusione della “Cultura della legalità” del Comando Generale dell’Arma.
Bollate, il Capitano Liccardo nelle scuole per la legalità
Il Capitano Liccardo di volta in volta è stato ricevuto dalle Dirigenti e dagli insegnanti e mediamente a ciascun incontro hanno partecipato circa 100 ragazzi di diversa età e di varie Classi. Durante le conferenze, tenutesi anche con l’ausilio di materiale informatico, sono state affrontate diverse tematiche particolarmente attuali per i giovani quali il bullismo e il cyberbullismo, con dei cenni ai casi più gravi apparsi sulle cronache nazionali fornendo inoltre alcune nozioni rispetto alle normative vigenti, i pericoli legati all’utilizzo di internet e della rete in generale, all’uso di sostanze stupefacenti e al consumo dell’alcool. Sono stati dati anche consigli per evitare di farsi carpire dati personali e le fotografie da persone sconosciute, proprio per non cadere nella trappola dell’indebito utilizzo dei dati sensibili e delle responsabilità derivanti da un uso scorretto dei social e dei programmi di messaggeria istantanea.
Durante le conferenze è stata inoltre ribadita la necessità del rispetto reciproco e delle cosiddette regole di civile convivenza. Si è parlato anche della storia, dei compiti e dell’organizzazione dell’Arma, sia a livello locale e nazionale. Numerose le domande poste dai ragazzi al relatore: in particolare hanno chiesto delucidazioni sui reparti speciali dell’Arma dei Carabinieri (subacquei, paracadutisti, cinofili, R.O.S., R.I.S. ecc.), sulle missioni di peace-keeping e sul percorso che un giovane deve seguire per arruolarsi. Tale iniziativa proseguirà e si inquadra nel contesto di un’ampia campagna informativa, i cui destinatari sono proprio i giovani in età scolare.
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