
«L’Etat, c’èst moi» diceva il Re Sole, Luigi XIV di Francia. E il sole tornerà a splendere anche sulla facciata restaurata di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate. Conosciuta come la “piccola Versailles” di Milano, domenica 16 maggio la villa barocca riaprirà al pubblico. La facciata, posta sul lato ovest, si libera di impalcature e ponteggi dopo 4 anni di lavori. Obiettivo raggiunto per il team di restauratori che è intervenuto per riportare all’antico splendore il fronte principale del Castellazzo barocco, imponente ma usurato dagli anni. «Le facciate della villa hanno tutte un denominatore comune con intonaci fragili e decoesi – spiega la restauratrice Gabriella Puricelli – L’ultimo intervento che stiamo facendo è sulla cornice che circonda l’ingresso principale ed è realizzata con intonaci composti da polvere di marmo».
Non solo la facciata esterna: tra gli ambienti interni di Villa Arconati rimessi a nuovo l’armeria e la biblioteca. «L’intervento è andato a risanare un degrado che aveva interessato sia la volta a causa delle infiltrazioni di umidità dall’alto sia la parte bassa compromettendo il colore originale», spiega Sara Righi che insieme a due colleghe è al lavoro per le ultime limature nella stanza dell’armeria. E sul recupero della biblioteca adiacente rivela: «La volta era tutta coperta da una tinta piatta intorno all’affresco. Sotto abbiamo scoperto una bella decorazione in finto legno che ornava la libreria». Torna a splendere anche la Nicchia posta intorno alla monumentale statua di Pompeo Magno con il recupero delle incisioni raffiguranti scene della classicità come la corsa equestre con le quadrighe.
Nel rispetto delle misure anti-assembramento, al Castellazzo di Bollate si potrà accedere solo su prenotazione online con visite guidate negli spazi interni e passeggiate libere all’esterno. Nel lussuoso giardino sono terminati il recupero di pregiati vasi seicenteschi e il restyling del Teatro di Ercole che ha rivelato una sorpresa: «Non ci aspettavamo di trovare la presenza di un sistema idrico per i giochi d’acqua. – commenta Eros Zanotti, direttore tecnico dell’impresa Magistri – Fino a quando non abbiamo potuto intervenire sulla scultura, tutta la parte perimetrale sotto la statua era una semplice aiuola con le rose».
Nel vasto museo barocco sito al confine tra Bollate ed Arese spazio anche all’arte contemporanea: dal 23 maggio al 30 ottobre un’ala della villa sarà dedicata alla mostra espositiva “L’Artificio Pulsante” del pittore Riccardo Rossati. Le curatrici della collezione Kiron, Martina Bortoluzzi e Valeria Foglia stanno ultimando l’allestimento: «Le opere, olio su tela, rappresentano un percorso di emozioni che l’artista ha provato visitando per due anni la villa e da cui ha tratto l’ispirazione», dice Bortoluzzi. Dopo l’anno di pandemia Covid e 7 mesi di chiusura la Fondazione Augusto Rancilio, proprietaria della villa, spera ora di incrementare il numero dei turisti. «Per noi Villa Arconati è come una casa – dice Sonia Corain – storicamente è una villa di delizia. In passato venivano accolti gli ospiti che godevano le bellezze dei giardini. Nel recupero dello spirito originale forniremo ai visitatori il nostro caffè Goldoni ispirato al commediografo veneziano che proprio qui era stato ospite».
Claudio Agrelli
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube