Oltre un centinaio di persone si sono radunate questo sabato pomeriggio in piazza Vittorio Veneto e in mezzo a tante bandiere arcobaleno e disegni, i caronnesi hanno voluto manifestare contro la guerra che in queste ore sta distruggendo l’Ucraina.
Presenti il sindaco Marco Giudici, l’amministrazione comunale, i bambini delle scuole di Caronno e tantissimi cittadini tra cui molte donne ucraine. La piazza dalle 16 si è colorata di cartelloni preparati dai bambini insieme alle maestre e i piccoli della scuola elementare “Sant’Alessandro” hanno anche recitato la celebre poesia “Promemoria” di Gianni Rodari
“Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte né per mare né per terra: per esempio, la guerra”.
Il sindaco Marco Giudici ha manifestato la vicinanza al popolo ucraino ribadendo il suo fermo no alla guerra. Due donne ucraine hanno commosso tutti raccontando quello che stanno vivendo i loro figli e i loro cari che si trovano in Ucraina.
“Non potete capire cosa significa ricevere una chiamata alle 6 del mattino dal proprio figlio che ti chiede aiuto. Ditemi cosa deve fare una mamma? Unica comunicazione il telefono, per ora…” Al termine del Flashmob una delegazione di donne ucraine ha intonato l’inno nazionale della loro amata terra, tra lacrime, mano sul cuore e negli occhi tanta, tanta paura.
Manuela Miceli
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