Sparisce il momento “nanna” all’asilo e viene lanciata una petizione online per farlo reinserire nella programmazione giornaliera.
Succede a Caronno Pertusella, dove la raccolta firme è stata lanciata da Federica Mingiardi e suo marito Salvatore Nasto, genitori di un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia “Montessori”: “Abbiamo tre figli e solo i primi due, mentre frequentavano la scuola materna, hanno potuto riposare il pomeriggio, mentre ora non è più possibile – spiega Federica – Parlo a nome anche degli atri genitori da me interpellati: riteniamo questa una mancanza grave e lesiva della salute psicofisica dei nostri figli. Abbiamo chiesto un parere anche a un conosciuto e stimato pedagogista, Daniele Novara, che conferma: è sbagliato impedirlo”.
Tolta la “nanna” all’asilo: la protesta
La petizione, subito dopo poche ore dalla pubblicazione, ha superato le 100 firme. “Ci è stato detto che la decisione di abolire la ‘nanna’ è stata presa per motivi di sicurezza, ma non capiamo il motivo: gli spazi ci sono e gli anni scorsi, pre-pandemia, veniva sempre fatta fare”. Al coro dei genitori si unisce un’insegnante della “Montessori”: “Anche a me è stato risposto dal dirigente scolastico che non si fa più per motivi legati alla sicurezza. Ma la ‘nanna’ è una routine molto importante. Voglio continuare a garantire questo servizio: i bambini stanchi diventano nervosi, piangono per niente e appena possono si sdraiano. La ‘nanna’ è una necessità”.
Tolta la “nanna” all’asilo: la replica
“Quando lo scorso anno abbiamo presentato l’offerta formativa, abbiamo espressamente specificato che non ci sarebbe più stato il momento della ‘nanna’: era indicato nel materiale di presentazione, così come agli open day – replica la preside Marina Fausto – Facciamo apposta queste puntualizzazioni in modo che una famiglia scelga una scuola con l’offerta più vicina alle proprie esigenze”. Ma come si è giunti a questa scelta, se prima della pandemia il riposo pomeridiano era garantito? “L’abbiamo condivisa insieme coi docenti e col nostro responsabile della sicurezza Marco Piatti, a seguito dell’esecuzione di alcune prove di evacuazione svolte alla ‘Collodi’: hanno mostrato come diventa complicato e rischioso essere tempestivi in caso di sfollamento della scuola durante il momento della ‘nanna’. Una criticità da non sottovalutare. Molte scuole della nostra zona hanno fatto questa scelta che io appoggio in pieno”. Inoltre negli ultimi anni il personale Ata è diminuito e ciò rende importante mettere in atto un piano di evacuazione sicuro e tempestivo.
M.M.
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