Anche quest’anno sono centinaia i cislaghesi e le famiglie che coglieranno l’opportunità di ospitare a casa propria una reliquia di Sant’Abbondanzio, patrono del paese. Si tratta di un frammento osseo, accuratamente conservato, che è possibile custodire tre giorni. Quella che è ormai una tradizione è stata fortemente voluta dal parroco don Maurizio Restelli: innumerevoli, fin dalla prima volta che fu lanciata l’iniziativa, le adesioni dei fedeli cislaghesi, entusiasti di poter custodire per qualche giorno il piccolo reliquiario.
La reliquia di Sant’Abbondanzio nelle case: l’appello
Così anche per questo inizio 2023 viene lanciato il solito appello: c’è la possibilità di ospitare un frammento osseo, facendo la “staffetta” di famiglia in famiglia, partendo da questo gennaio. Ecco le indicazioni nell’appello diffuso dal parroco nei giorni scorsi: “Occorre dare la disponibilità in segreteria parrocchiale indicando i tre giorni scelti. La reliquia si può ritirare in canonica dalle 9 alle 12 del primo giorno, per riconsegnarla il giorno successivo al triduo. Nella teca è presente il sussidio per la preghiera dei tre giorni, da recitare possibilmente con la famiglia riunita”.
La finalità è offrire la possibilità di una preghiera costante per più giorni coi propri cari, trasmettendo il messaggio spirituale di famiglia in famiglia. La speranza è che, con quest’altro appello, la reliquia possa continuare a passare nelle case come benedizione in un momento tanto difficile. Il consiglio a tutti è “di farsi avanti, come e più di prima, per una preghiera in comunione fra genitori e figli”.
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