I pastori danneggiano i raccolti dei coltivatori e le piantumazioni del Comune, litigano con gli automobilisti e rubano l’acqua municipale dagli idranti: il limite si è raggiunto nel maggio scorso, quando è accaduto un fatto di cronaca che ha posto l’attenzione sul problema degli animali al pascolo per le vie di Cislago.
Cislago e i pastori: il caso dell’aggressione
Si tratta di un alterco scoppiato fra un cislaghese di 40 anni e due pastori, venuti alle mani con lui che ne ha fatto le spese: riportate alcune ferite al volto, è stato soccorso da un’ambulanza e poi trasferito in ospedale; è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni. Pare che ad avere causato la lite sia stato il disturbo arrecato alla circolazione, magari perché il gregge transitava su una strada di grande scorrimento, con gli automobilisti costretti a restare in attesa al volante. Proprio l’ostacolo causato al traffico è una costante da quando questi pastori portano nelle campagne di Cislago non solo pecore e capre (almeno duemila) ma anche sei asini e quattro mucche, con cinque cani al seguito.
Il nuovo litigio a suon di clacson contro le pecore
Lo scorso fine settimana si è rischiato un altro litigio, con gli automobilisti che lungo la via Per Gorla suonavano i clacson furibondi per gli animali che attraversavano la strada: per ristabilire l’ordine sono dovuti intervenire i carabinieri. Lo sa bene il coordinatore della Protezione civile Carlo Donzelli: “Ci capita sovente di dover andare sul posto – racconta – Purtroppo ci ritroviamo costantemente il territorio invaso, con gravi disagi per la popolazione e per gli agricoltori. Adesso da via Per Gorla i pastori si sono spostati in via Goito, nel verde dietro il nuovo centro sportivo”.
La questione è finita addirittura sui banchi dell’ultimo Consiglio comunale, con la consigliera di Fratelli d’Italia Marisa Rimoldi che ha chiesto alla giunta di posizionare dei cartelli di divieto, “altrimenti i pastori si sentiranno sempre autorizzati a pascolare le pecore. Per evitare altri episodi spiacevoli sarebbe opportuno rimettere la segnaletica che non c’è più”.
Cislago, il sindaco e le pecore: “Nei campi senza autorizzazione”
Il sindaco Stefano Calegari ha preso molto sul serio la vicenda: “Vengono occupati campi di privati che non hanno mai dato l’autorizzazione – spiega – Anche aree verdi del Comune, piantumate per la rigenerazione del bosco, le cui piantine vengono mangiate dagli animali. Senza contare i costi che dobbiamo sostenere per smaltire la lana delle pecore tosate dai pastori, lasciata sul posto e da considerarsi rifiuto speciale. Capita anche che tolgano i cartelli di divieto di pascolo e transumanza”.
Calegari ha chiesto un incontro con i funzionari di Ats per accertarsi di come agire: vuole conoscere con esattezza gli strumenti legislativi in materia sanitaria ma non solo. “Fermo restando il furto dell’acqua con cui vengono abbeverati gli animali – precisa – Usano i nostri idranti, consumando quindi l’acqua a carico della collettività”. L’intenzione del primo cittadino è non agire con multe che non porterebbero a nulla, ma con provvedimenti mirati, che siano efficaci: “La situazione, al momento, non è sotto controllo – ammette – Non è più tollerabile continuare a sopportare simili comportamenti, irrispettosi dei beni pubblici e privati”.
Redazione web
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